Trapani Oggi

Bollette eccedenze Eas, chiesta rimozione dei vertici dell'ente - Trapani Oggi

Erice | Attualità

Bollette eccedenze Eas, chiesta rimozione dei vertici dell'ente

29 Gennaio 2015 18:41, di Ornella Fulco
visite 1116

Prosegue , nel territorio trapanese, la querelle che vede contrapposti l'Ente acquedotti siciliani, da una parte, e cittadini e amministrazioni comuna...

Prosegue , nel territorio trapanese, la querelle che vede contrapposti l'Ente acquedotti siciliani, da una parte, e cittadini e amministrazioni comunali, supportati da alcune associazioni di tutela, dall'altra, sulla legittimità delle bollette per eccedenze nei consumi idrici relative agli anni 2008-2009 recapitate nelle scorse settimane. Con una nota dello scorso 23 gennaio, infatti, l'Eas ha detto "no" alla richiesta avanzata dai sindaci di Erice, Buseto Palizzolo, Valderice, Custonaci, Castellammare del Golfo, Favignana, Paceco, Salemi e San Vito lo Capo riguardante la sospensione della riscossione delle bollette. L'ente ha dato la sua disponibilità solo ad eventuali forme di rateizzazione di quanto dovuto. Sul punto, particolarmente controverso, relativo alla prescrizione del diritto a richiedere la riscossione delle somme dovute per le eccedenze, l'Eas rivendica il pagamento affermando che la fatturazione delle eccedenze 2008 è avvenuta nel 2009 e che, siccome le fatture sono state inviate entro il 31 dicembre 2014 e la prescrizione scatta dopo cinque anni, le somme devono essere pagate dai cittadini. A maggior ragione, secondo la nota dell'Eas, sarebbero dovute le somme relative alle eccedenze 2009, fatturate nel 2010, per le quali il credito si estinguerebbe nel 2016 e che sono state inviate, anch'esse, entro il 31 dicembre 2014. Di diverso parere l'associazione Co.di.Ci. che, assieme ad Adiconsum e allo "Sportello del Consumatore", ha risposto alla nota dell'Eas ribadendo che le fatture per le eccedenze 2008 e 2009, inviate a mezzo raccomandata a/r a migliaia di cittadini della provincia di Trapani, sono da ritenersi prescritte per il principio “recettizio”. Ciò significa che il diritto a chiedere le eccedenze del 2008 è maturato il 31 dicembre del 2008 e poteva essere esercitato dall'Eas dalla mezzanotte dell'1 gennaio 2009, mentre per le eccedenze del 2009 il diritto poteva essere esercitato dalla mezzanotte dell'1 gennaio 2010. Dunque, il termine finale entro cui l'Ente acquedotti siciliani avrebbe dovuto richiedere le eccedenze inviando le fatture e interrompendo la prescrizione è, per l'anno 2008, il 2 gennaio 2014, mentre per il 2009, il 2 gennaio 2015. In merito a queste ultime bollette - precisano le associazioni di difesa dei cittadini - "a nulla rileva la circostanza che le raccomandate siano state spedite il 31 dicembre del 2014: la Corte di Cassazione pacificamente afferma, e non potrebbe essere altrimenti, che quando l'atto interruttivo della prescrizione è un atto recettizio, come nel caso di una raccomandata, per il destinatario vale il giorno in cui viene ricevuta". Quindi se le bollette sono arrivate a casa dei cittadini dopo il 2 gennaio scorso anche per queste è già scattata la prescrizione. "Su tutta questa vicenda vogliamo vedere chiaro – dichiara l'avvocato Vincenzo Maltese, delegato dell'associazione Co.Di.Ci. di Trapani - e invieremo al Garante della Concorrenza e del Mercato anche una serie di bollette considerate 'anomale' con riserva di interessare altre Autorità competenti". Per quanto riguarda la corresponsione dei canoni fognari e di depurazione che l'Eas riscuote e che dovrebbe riversare nelle casse dei Comuni, nonostante le rassicurazioni contenute nell'ultima nota dell'Ente acquedotti, "considerati i danni che potrebbero ricevere le casse comunali - afferma l'avvocato Maltese - dato che da dieci anni vengono trattenuti illegittimanente dall'ente, abbiamo chiesto al presidente Crocetta di rimuovere e sostituire gli amministratori dell'Eas per non essere stati all'altezza di condurre un ente così importante per la vita dei cittadini".

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie