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Cgil: "Allarme disoccupazione nella provincia di Trapani"

24 Aprile 2018 16:02, di Redazione
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E’ emergenza occupazione in provincia di Trapani dove sono 36 mila le persone disoccupate. A lanciare l'allarme è la Segeteria provinciale Cgil di Tra...

E’ emergenza occupazione in provincia di Trapani dove sono 36 mila le persone disoccupate. A lanciare l'allarme è la Segeteria provinciale Cgil di Trapani lancia che punta il dito sull'inarrestabile crisi occupazionale nel Trapanese. Secondo i dati Istat estratti durante questo mese di aprile e analizzati dal Dipartimento sviluppo economico della Cgil di Trapani, dal 2016 al 2017 Trapani è la terza provincia con più disoccupati della Sicilia: al primo posto c’è Messina, con il 24,8 per cento di disoccupati, seguita da Enna con il 24,7 per cento e da Trapani con il 24,4 per cento di posti di lavoro in meno. In due anni, dal 2015 al 2017, sono stati 12 mila i posti di lavoro persi in tutto il territorio provinciale. “Malgrado la provincia di Trapani, nella classifica siciliana dell’Istat, sia passata dal primo posto del 2016 al terzo posto del 2017 - commenta il segretario Filippo Cutrona - questo dato non è per nulla confortante perché la disoccupazione continua comunque ad aumentare così come, di contro, cresce il lavoro nero, anche per i mancati controlli ispettivi, creando condizioni di sfruttamento e di violazioni delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro". Da ricordare che, nel 2017, nella provincia di Trapani sono state 12 le persone morte per incidenti sul lavoro. La Cgil chiama anche in causa i sindaci e i candidati in corsa per le prossime amministrative del 10 giugno. “Il tema del lavoro – dice Cutrona – deve essere la priorità perché in questo territorio c’è un problema molto serio e grave legato a una disoccupazione che investe tutta la popolazione, dai giovani alle donne agli uomini di tutte le età. Il lavoro deve essere, per i sindaci e per i candidati a sindaco, il tema centrale perché questa crisi occupazionale deve essere arginata". Secondo il segretario provinciale della Cgil "le pubbliche amministrazioni dovrebbero accelerare per avviare le opere già cantierabili e predisporre progetti per intercettare i finanziamenti pubblici utili ad ammodernare le infrastrutture del territorio e a creare lavoro. Constatiamo che in questi anni i sindaci hanno preferito far da se, senza il confronto con le parti sociali. Se questa scelta ha contribuito alla perdita, in due anni, di 12 mila posti di lavoro è necessario, allora, che gli amministratori agiscano diversamente; per questo diciamo basta all’inerzia, lavoriamo insieme”. Poco spazio, nel mondo del lavoro trapanese anche per le donne: la disoccupazione femminile è passata dal 23,4 per cento, nel 2016, al 27,9 per cento, nel 2017, crescendo del 4,5 per cento. “L’accesso al mondo del lavoro per le donne - dice Cutrona - è difficile e i dati lo dimostrano. Così come sono troppe le donne sottopagate rispetto agli uomini o costrette a firmare contratti di lavoro in bianco. Le pari opportunità saranno davvero pari solo quando la disoccupazione femminile si arresterà e con essa verranno riconosciuti i diritti, come quello di scegliere di diventare madre senza, di contro, subire il licenziamento”. Cresce anche la disoccupazione tra i giovani: i disoccupati tra i 25 e i 34 anni nel 2016 erano il 27,9 per cento mentre nel 2017 sono il 33,9 per cento della popolazione. Senza un lavoro anche la fascia di popolazione dai 35 anni in su: nel 2016 la percentuale di disoccupati era del 14,7 per cento mentre nel 2017 è del 17,9 per cento. Una realtà che la Cgil definisce “drammatica” e che fa di Trapani e del suo territorio un’area in cui l’economia è debole, dove è necessario riattivare i settori peculiari come l’edilizia, il turismo, la cantieristica, l’agricoltura e la pesca. “Lavoro, occupazione e sviluppo - conclude Cutrona - chiediamo interventi mirati, concreti e incisivi da parte degli amministratori e della politica per porre fine al disinteresse e uscire fuori da dalla paralisi economica e dalla crisi sociale”.

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