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Favignana esclusa da quote tonno, la sen. Orrù presenta interrogazione

23 Marzo 2016 10:25, di Niki Mazzara
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La ripartizione delle quote tonno è al centro di un'interrogazione presentata dalla senatrice Pamela Orrù al Ministro delle Politiche Agricole Aliment...

La ripartizione delle quote tonno è al centro di un'interrogazione presentata dalla senatrice Pamela Orrù al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Nel suo atto ispettivo la parlamentare trapanese ha contestato la decisione di escludere la Sicilia - e l'isola di Favignana - dalla ripartizione delle "quote tonno" al contrario di quanto programmato per il resto delle regioni italiane, “penalizzando in tal modo tutto il comparto". Scelta contenuta nel decreto direttoriale numero 4958 "Campagna di pesca del tonno rosso-anno 2016" emesso il 14 marzo scorso dal Dipartimento delle Politiche competitive, della Qualità agroalimentare, Ippiche e della Pesca, Direzione generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura. La senatrice Orrù ha chiesto al ministro quali iniziative “intenda assumere per salvaguardare il comparto della pesca siciliana, in linea con quanto stabilito dalle Istituzioni comunitarie nel sostenere la ripartizione delle quote tonno fra tutte le regioni italiane dove si pratica l'attività di pesca”. Nell’interrogazione la senatrice del PD ha ricorda l'originario ruolo dell’isola di Favignana quale “sito strategico per la pesca del tonno e per la sua lavorazione”, ribadendo come, ancora oggi, la tradizione della tonnara sia “molto sentita nella popolazione egadina, in quanto negli anni capace di donare prosperità e sollievo a numerosi nuclei familiari, oltre che racchiudere in sé un insieme di rituali e gesti che fanno parte da generazioni del patrimonio culturale e storico della popolazione” “Il Consiglio dei Ministri per il settore agricolo ed ittico dell'Unione Europea, svoltosi il 14 e 15 dicembre 2015 a Bruxelles, ha scongiurato, grazie all'impegno del Governo italiano, il rischio della riduzione della quota delle tonnare italiane da 6 a 3 – ricorda Orrù -, mantenendo l'attuale flotta di pesca e confermando per l'Italia un ulteriore aumento del 20 per cento della quota di tonno rosso per l'anno 2016. E tra le tre tonnare di cui si è ottenuto il mantenimento c’è anche quella che ha sede nell'isola di Favignana”. Già lo scorso mese di gennaio la senatrice aveva chiesto, con una lettera rivolta al Ministro alle Politiche Agricole, la convocazione di un incontro con i soggetti interessati per definire l'iter di avvio dell'attività della tonnara di Favignana. Il Regolamento UE numero 2016/72 del Consiglio del 22 gennaio 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea L 22 del 28 gennaio 2016, con il quale è stato ripartito, tra le flotte degli Stati membri, il totale ammissibile di cattura del tonno rosso assegnato all'Unione Europea, ha confermato all'Italia - per l'anno in corso - una quota nazionale pari a 2.752,56 tonnellate e un numero massimo di 12 imbarcazioni da autorizzare per la pesca con il sistema "a circuizione", di 30 imbarcazioni da autorizzare per la pesca con il sistema "palangaro" e di 6 impianti da autorizzare per la pesca con il sistema "tonnara fissa". Resta da capire perché la Sicilia, e l’isola di Favignana, non sono rientrate nella ripartizione delle quote tonno assegnate dal Ministero.

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