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Intervista a Jimmy Ingrassia: "La musica è la mia vita"

10 Aprile 2014 19:03, di Ornella Fulco
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"Tutto è cominciato con una pianola ricevuta in regalo quando avevo undici anni. Strimpellando su quella tastiera ho capito che la musica mi piaceva e...

"Tutto è cominciato con una pianola ricevuta in regalo quando avevo undici anni. Strimpellando su quella tastiera ho capito che la musica mi piaceva e ho cominciato, con l'aiuto dei miei genitori, a studiare pianoforte". Lo racconta così, Giancarlo "Jimmy" Ingrassia, l'inizio di una passione che è diventata, pian piano, un mestiere e che - di tappa in tappa - lo ha portato, dalla scorsa settimana, tra i protagonisti di "The Voice of Italy", lo show in onda su Rai Due ogni mercoledì sera. Nello spettacolo, come già sapranno i telespettatori più affezionati, i componenti dei team in gara sono stati scelti attraverso un'audizione "al buio" in cui Raffaella Carrà, Piero Pelù, J-Ax e Noemi - giudici di questa edizione - hanno selezionato le voci da portare avanti scoprendo solo ad esecuzione avvenuta l'identità e il volto degli interpreti. Nella puntata dello scorso 2 aprile questa chance è toccata al cantante trapanese trasferitosi a Roma, ormai da dieci anni, ma sempre legatissimo alle sue radici. "A diciassette anni - continua Jimmy Ingrassia - nel corso di un programma su una tv locale mi venne chiesto a sorpresa di cantare, a me che ero andato lì come tastierista per accompagnare un concorrente. E' stata una sorta di rivelazione perchè ho capito che quello che volevo fare nella vita era proprio il cantante. Da quel momento non ho più smesso perchè cantare è quello che faccio, che ho fatto e che farò nella vita, a prescindere da come andranno le cose a 'The Voice'. Secondo me - aggiunge - chi vuol vivere di musica può farlo per tutta la vita perchè la musica non mette limiti, quando invece si insegue il successo conviene smettere se non si raggiungono certe mete. Io canto perchè è quello che mi far stare bene e non per raggiungere il successo. Ovviamente essere scelto come uno dei concorrenti di The Voice of Italy è una opportunità importante che ho colto con entusiasmo". Alla partecipazione al programma il cantautore trapanese è arrivato dopo alcuni provini effettuati prima della "blind audition" andata in onda lo scorso 2 aprile. "Di solito, in occasioni come quella ti prende un nodo allo stomaco, senti il magone. Io, stranamente, non avevo nessuna sensazione del genere - racconta Jimmy - poi, quando è stato il mio turno, salito sul palco, in silenzio, ho guardato le quattro poltrone girate e mi sono detto: 'Adesso devo fare del mio meglio'. Quando ho iniziato a cantare, però, per l'emozione sono rimasto... senza saliva! E' stata una cosa strana che, per fortuna, sono riuscito a superare nel corso dell'esibizione". Ingrassia è stato scelto da Noemi che ha apprezzato la sua esecuzione di "Guardastelle" di Bungaro. Una canzone scelta insieme alla produzione. "Io conosco il luogo dove l'autore ha scritto il pezzo - racconta l'artista trapanese - perchè sono andato in un locale e la proprietaria, sua amica, mi portò sul terrazzo da cui Bungaro aveva scritto il testo. Da lì si vede un panorama fantastico. Nel cantare la sua canzone ho cercato, quindi, di immedesimarmi il più possibile, ricordando quelle sensazioni e questa consapevolezza ha reso la mia interpretazione ancora più emozionante: capisco le sue parole ad una ad una". Un'esecuzione, quella di Jimmy Ingrassia, che gli ha fruttato il paragone, da parte dei "giudici" di The Voice, con Lucio Dalla. "Ne sono lusingato - risponde - perchè Dalla, oltre che essere un grandissimo, è uno dei miei artisti preferiti". Conclusa ieri sera la fase delle audizioni al buio e completate, quindi, le squadre, comincia adesso quella delle sfide tra i concorrenti dello stesso team. "Un po' mi dispiace - confessa Ingrassia - perchè tra di noi si crea un rapporto di amicizia, di confidenza e poi è brutto, dopo essersi affezionati, doversi scontrare. Con la caposquadra Noemi ci si confronta, ci si consiglia, ci si conosce. Quel giorno si è girata in base a quello che ha sentito, adesso ha bisogno di conoscerci meglio". Come vive Jimmy la partecipazione a TheVoice? "Questa esperienza è splendida e mi piacerebbe arrivare fino alle fine solo per un motivo: per fare ascoltare le mie creazioni, le mie canzoni. Al momento, infatti, ci cimentiamo nell'interpretazione di brani conosciuti, nell'esecuzione di cover ma, secondo me, tutto diventerà più bello nel momento in cui potremo dimostrare quello che valiamo proponendo al pubblico i nostri brani. Un artista, secondo me, va valutato a 360 gradi". Cosa attende Ingrassia, oltre alle prove di "The Voice"? "Ho in progetto - ci anticipa - di far uscire un mio singolo che sarà accompagnato da un video che andrò a girare proprio nella mia città, a Trapani. E poi continuerò anche con i live in giro con la mia band e a proporre le mie canzoni. Spero di poterlo fare anche, in più occasioni, questa estate nella mia terra". Sarà la volta buona, per Jimmy Ingrassia, di smentire il famoso detto "Nemo propheta in patria"? A questo artista - che porta nella sua voce e nella sua creatività la passione e i "colori" della nostra terra - noi auguriamo di riuscirci presto.

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