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La giunta Martorana mette in mora l'Eas

24 Gennaio 2015 17:56, di
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Arriva ad adire le vie legali l’amministrazione comunale di Paceco che ha deciso di incaricare l’avvocato Vincenzo Maltese di diffidare e mettere in m...

Arriva ad adire le vie legali l’amministrazione comunale di Paceco che ha deciso di incaricare l’avvocato Vincenzo Maltese di diffidare e mettere in mora l’Eas e la Regione Sicilia. Tutto prende il via dopo la notifica da parte dell’Ente Acquedotti Siciliani, (peraltro ente in liquidazione) alla popolazione di Paceco di importi esorbitanti relativi a bollette per eccedenza di acqua per gli anni 2008 e 2009. Si tratta di importi inesigibili in quanto sono maturati i tempi di prescrizione (cinque anni) . Il Comune di Paceco partecipa anche ad un’azione congiunta con altri comuni serviti dall’EAS (in questo ambito, i sindaci si incontreranno mercoledì 28 gennaio a Valderice). “Ho già inviato una messa in mora ad EAS – afferma il sindaco di Paceco, Biagio Martorana – per evitare la prescrizione del nostro diritto al riconoscimento dei canoni fognari e depurativi, ma anche per ottenere la liquidazione delle spese sostenute per gli interventi sulla rete di distribuzione, effettuati in via sostitutiva ad EAS, che vanno a gravare sulle casse comunali”. Dal canto suo il legale incaricato, avvocato Vincenzo Maltese, ha evidenziato come “Paceco ha una rete colabrodo, al pari di quella di Erice, con danni incalcolabili causati dalla qualità dell’acqua dissalata che veniva immessa in rete. Le responsabilità stanno a Palermo, con la Regione che sul versante acqua non ha mosso un dito. Se a questo aggiungiamo che nulla è stato incassato dal Comune, né come canoni fognari e di depurazione, né tanto meno per interventi in via sostitutiva – conclude il legale – il quadro è alquanto grave”.

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