La "Segesta" smentisce il Comune: "Nessun accordo per spostare capolinea"
“Non è stato raggiunto alcun accordo”: le autolinee Segesta smentiscono di avere raggiunto un accordo con l’amministrazione comunale di Trapani per il...
“Non è stato raggiunto alcun accordo”: le autolinee Segesta smentiscono di avere raggiunto un accordo con l’amministrazione comunale di Trapani per il trasferimento del capolinea al "city terminal" di piazza Giovanni Paolo II. La notizia era stata diffusa dagli uffici comunali a seguito dell'incontro tra l’assessore al Turismo, Caterina Bulgarella, e i vertici della società . “Rimangono le incomprensioni di tutta l’utenza - si legge nella nota diffusa dall'azienda - derivanti dall’ordinanza dell’amministrazione comunale trapanese con la quale è stato vietato il transito agli autobus extraurbani dalle 8 alle 20 lungo via Staiti, impedendo così al servizio di trasporto pubblico regionale di raggiungere il porto di Trapani. I disagi cui vengono sottoposti quotidianamente i turisti, diretti e provenienti dalle isole stanno irrimediabilmente danneggiando l’immagine della Sicilia in Italia e in Europa". Secondo la Segesta "occorre che tutti comprendano che per ridurre l’inquinamento e il traffico è fondamentale prediligere l’uso dei mezzi di trasporto pubblici e diminuire quelli privati. E, allo stesso tempo, serve fare i conti con la realtà , ovvero col fatto che la gente deve potersi spostare in modo agevole per lavorare, per studiare e anche, perché no, per potersi godere il tempo libero”. "Che le idee al Comune non siano proprio chiare - prosegue la nota - era già apparso evidente per via di due dichiarazioni del sindaco succedutesi nel giro di 48 ore l'una dall'altra. Nella prima (18 luglio) il primo cittadino minaccia di tagliare servizi di trasporto urbani? per problemi finanziari legati ai mancati trasferimenti della Regione. Pericolo che sembrerebbe del tutto scongiurato appena due giorni dopo (21 luglio) visto che il sindaco si è spinto a offrire servizi di trasporto addirittura gratuiti. Non risulta chiaro - e questa volta é proprio il sindaco Damiano ad ammetterlo - quale disagio comporti un turista che viaggia comodamente seduto e sotto l'aria condizionata se viene costretto, a 700 metri dalla meta, ad abbandonare il mezzo su cui viaggia per trasferirsi su un altro autobus più vetusto e inquinante, senza aria condizionata, senza posto a sedere trascinandosi dietro figli e bagagli. Disagio che, invece - conclude il comunicato diffuso dalle autolinee Segesta - hanno mostrato comprendere molto bene i tassisti, chiedendo una tariffa "liberatoria" sei volte maggiore di quella finora pagata per coprire la stessa tratta con l'autobus (30 euro invece di 4,90 euro)".
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