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La senatrice Orrù per la crescita delle isole minori

02 Luglio 2014 15:04, di Niki Mazzara
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Ieri, nel corso di una apposita conferenza stampa (nella foto la senatrice Pamela Orrù, i senatori Rosa Maria Di Giorgi, Claudio Moscardelli, Giorgio ...

Ieri, nel corso di una apposita conferenza stampa (nella foto la senatrice Pamela Orrù, i senatori Rosa Maria Di Giorgi, Claudio Moscardelli, Giorgio Pagliari ed il presidente dell'Ancim Mario Corongiu), tenuta nella sala Nassirya del Senato, è stato presentato il disegno di legge dal titolo "Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole", prima firmataria la senatrice del Pd Pamela Orrù. Nel ddl sono previste una serie di disposizioni specifiche per le isole minori, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei residenti, con particolare riferimento al diritto alla salute, ai servizi sociali, ai trasporti, al diritto allo studio, alla formazione professionale ed alla giustizia, contrastando anche il fenomeno dello spopolamento. La legge punta, tra le altre novità, alla creazione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di un Comitato istituzionale per le isole minori ed all'incremento della dotazione del fondo di sviluppo delle Isole Minori, già a partire dal 2014, da implementare con finanziamenti ripartiti tra i vari Ministeri interessati, nell’ottica di una programmazione unitaria”. La proposta di legge che vede interessata la senatrice Pamela Orrù prevede inoltre diversi ambiti di intervento, dalle infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare la mobilità e creare nuova occupazione e sviluppo sostenibile, fino all’attivazione di servizi di telecomunicazioni su banda larga, per la telemedicina, il telelavoro e la teleformazione. Punto essenziale del provvedimento, il miglioramento dei trasporti con l’obiettivo di garantire la continuità territoriale e di favorire il turismo. Spazio anche all’incremento delle fonti energetiche rinnovabili. Il disegno di legge affronta anche gli aspetti legati allo smaltimento dei rifiuti e all’approvvigionamento idrico, mediante la realizzazione di nuove infrastrutture e l’installazione di impianti di potabilizzazione e di desalinizzazione. Si punta anche alla valorizzare dei beni culturali e infrastrutturali, di proprietà statale e regionale, anche trasferendone la proprietà agli enti locali, al recupero ed alla riqualificazione del patrimonio edilizio, alla promozione dell’offerta turistica, al sostegno delle piccole e medie imprese, con particolare riguardo ai settori dell’artigianato, della produzione agricola, della pesca e dell’acquacoltura, anche prevedendo la riduzione degli oneri finanziari e dei costi di trasporto delle merci nonché la semplificazione delle procedure burocratiche. Infine, tra gli obiettivi della nuova legge c’è anche quello di favorire la promozione, in Italia e all’estero, del «marchio delle isole minori d’Italia», già istituito dall’Associazione nazionale comuni isole minori (ANCIM), per tutelare e valorizzare i prodotti agroalimentari tipici di ciascuna isola. Altra importante sottolineatura normativa, la possibilità di attivare nelle isole minori delle Zone franche, con sgravi sulle tasse per le aziende. «Le isole minori attendono da anni un provvedimento che affronti in modo organico i loro problemi. Questo disegno di legge – ha dichiarato la senatrice Pamela Orrù, prima firmataria del ddl Laboratorio isole” - è il risultato di un metodo innovativo in fatto di elaborazione di testi normativi, sia per i suoi contenuti, ma soprattutto per la modalità di redazione del testo che può essere sintetizzata nella formula «dal territorio e per il territorio». Laboratorio isole, infatti, è il frutto di una elaborazione congiunta con l’ANCIM, l’Associazione nazionale comuni isole minori, che ha visto protagonisti anche i cittadini e le forze economiche locali. Èpossibile ripartire dalle isole minori – ha concluso la parlamentare del Partito Democratico - per provare a definire un nuovo modello di sviluppo integrato tra le varie realtà insulari italiane, ma anche europee, cogliendo la felice occasione dell'avvio della presidenza italiana del Semestre Europeo che - anche attraverso questo disegno di legge se calendarizzato al più presto - potrà costituire un fiore all'occhiello della nostra presenza in Europa. In questo senso, di particolare rilievo, l'istituzione nel disegno di legge del Comitato per la cooperazione delle Isole del Mediterraneo che avrà il compito, tra l'altro, di favorire lo scambio reciproco di esperienze e di culture tra le isole mediterranee, predisponendo ed attivando iniziative di cooperazione che vedano quali primi protagonisti del nuovo corso di partnership europea proprio le isole minori».

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