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Castellammare del Golfo | Attualità

Lavori al porto, riapprovato contratto di appalto per il secondo stralcio

03 Maggio 2016 15:42, di Niki Mazzara
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Riapprovato il contratto d'appalto per il secondo stralcio di completamento dei lavori al porto. Le opere, finanziate con circa quindici milioni di eu...

Riapprovato il contratto d'appalto per il secondo stralcio di completamento dei lavori al porto. Le opere, finanziate con circa quindici milioni di euro, saranno effettuate dall'associazione temporanea d’imprese Sics. "Per i lavori di questo secondo lotto dovremmo essere in fase di partenza - afferma il sindaco Nicolò Coppola-. Il dirigente dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture, l’architetto Carmen Lo Cascio, ha comunicato a me, al responsabile unico del procedimento, l’architetto Gaspare Motisi del Genio Civile di Trapani, e alle ditte che avvieranno i lavori che la Regione ha provveduto a riapprovare il contratto d’appalto dei lavori di completamento del porto. Il precedente decreto del 30 giugno 2015, ha fatto presente il funzionario regionale, era stato gravato da un rilievo della Corte dei Conti. Adesso il contratto d’appalto, lo scorso 29 aprile, è stato riapprovato e sarà registrato alla Corte dei Conti". "Per quanto riguarda, invece, la messa in sicurezza e la ripresa dei lavori del primo lotto - prosegue il sindaco - si continua a lavorare nel tentativo di trovare una soluzione con l’impresa per cercare di salvaguardare quanto già realizzato. Se non si troverà una soluzione probabilmente si dovrà procedere con un nuovo appalto". Il Comune di Castellammare del Golfo si è costituito parte civile nel procedimento penale che riguarda quattro persone indagate per i lavori al porto dove il cantiere è fermo da anni con danni ai lavori realizzati e serie difficoltà per la ripresa. Il primo stralcio di lavori che riguarda la messa in sicurezza del porto è stato finanziato per un importo di oltre ventiquattro milioni di euro. Nel 2010 i lavori sono stati fermati per il sequestro del cantiere per l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. Nel 2013 la Procura della Repubblica ha disposto il dissequestro e la restituzione delle aree ma i lavori non sono mai ripresi.

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