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"Levanzo Community Fest", presentato il cartellone di eventi - Trapani Oggi

Levanzo | Cultura

"Levanzo Community Fest", presentato il cartellone di eventi

25 Luglio 2016 17:00, di Niki Mazzara
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Teatro, danza, cinema, letteratura, arti visive, incontri e narrazioni: l’isola di Levanzo, la più piccola delle Egadi, diventa l’isola dei racconti e...

Teatro, danza, cinema, letteratura, arti visive, incontri e narrazioni: l’isola di Levanzo, la più piccola delle Egadi, diventa l’isola dei racconti e - dal 6 al 14 agosto - si trasforma in un palcoscenico naturale ospitando artisti, attori e scrittori che, insieme agli abitanti del luogo, affronteranno storie di mare, di viaggi, di migranti, di naufragi e di frontiere. Tutto grazie al neonato "Levanzo Community Fest", diretto da Giuseppe Marsala e promosso dall’Associazione Libeccio, che animerà le strade e le piazze della suggestiva isola siciliana. Partner del progetto sono l’Università degli Studi di Palermo-Dipartimento di Architettura, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Biondo di Palermo, l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, il Sicilia Queer Filmfest, Festival Sicilia Ambiente, l’associazione Scena Dinamica, l’Area Marina Protetta Isole Egadi, l’associazione ZisaLab, l’associazione Libero Gioco, ICEL, Mannaraò, la Grotta del Genovese, il Gruppo Ormeggiatori Egadi Levanzo, le Edizioni Precarie, le Cantine Sallier de La Tour, il baar Arcobaleno e il bar Romano di Levanzo, alimentari "Erina" e albergo ristorante "Paradiso" di Levanzo. In un momento di crisi dei tradizionali modelli di finanziamento e di sviluppo delle politiche culturali, il Festival di Levanzo punta sulle reti virtuose di collaborazione, per costruire nuove sinergie e occasioni di crescita, in un confronto che, nel moltiplicare l’offerta e la qualità, garantisce un arricchimento per tutti, operatori e pubblico. Dedicato ai temi dell’insularità, della frontiera e della comunità, il Festival proporrà, tra gli altri, spettacoli di Mimmo Cuticchio, Giuseppe Cederna, Lina Prosa, Paolo Briguglia, Gianni Gebbia e dell’iracheno Yousif Latif Jaralla; proiezioni di film e incontri con registi e sceneggiatori, tra cui Umberto Contarello (Marrakech Express, This must be the place, La grande bellezza), Nello La Marca (La Terramadre), Franco La Cecla, Alberto Castiglione, Letizia Gullo ed Ester Sparatore; incontri con gli scrittori Roberto Alajmo, Beatrice Monroy, Giosuè Calaciura e Matteo Di Gesù. «Ripartiamo da questo piccolo scoglio del Mediterraneo – spiega il direttore artistico Giuseppe Marsala – crocevia di storie, rotte e viaggiatori, per indagare e narrare questo nostro tempo incerto. Levanzo Community Fest vuole affidare all’arte e alla cultura la capacità profonda di raccontarci e decifrare il nostro tempo, e di aiutarci ad amarlo, sebbene esso ci appaia oscuro e pericoloso. Il cinema, il teatro, la fotografia, la letteratura, la danza, la musica, l’architettura possono fornirci chiavi di interpretazioni nuove ed inedite, capaci di umanizzare i processi in atto e di costruire paradigmi, speranze e nuove narrazioni. Possono, cioè, abbattere i muri invisibili che rischiano di ingabbiare le società, le culture e le relazioni tra le persone e costruire linguaggi nuovi, capaci di svelarne le aporie e i desideri entro una prospettiva di pace e di convivenza delle differenze». La comunità di Levanzo e dell’arcipelago è centrale nel progetto del Festival: agli abitanti sarà chiesto di scrivere le loro storie, che parteciperanno alla gara di racconti "Che ci faccio qui? Isola, scoglio, deriva" curata da Beatrice Monroy. Le storie saranno lette dagli stessi isolani e dagli attori del festival durante la "Notte dei racconti" dedicata a Gesualdo Bufalino che si dipanerà lungo le strade e le piazze dell’isola la sera del 14 agosto, insieme ai racconti inediti scritti per l’occasione dagli scrittori Roberto Alajmo, Giosuè Calaciura, Davide Camarrone, Mario Di Caro, Simona Lo Jacono, Beatrice Monroy, Alberto Nicolino, Gianfranco Perriera, Lina Prosa, Edoardo Rebulla, Marilena Renda, Evelina Santangelo e Giorgio Vasta. Dopo l’anteprima del 30 luglio, che darà l’avvio al concorso letterario con la presentazione del libro "Dido. Operetta pop" di Beatrice Monroy e un concerto di Tangos en flor, l’apertura di sipario è prevista sabato 6 agosto alle 20.30 sulla banchina del porto, con le letture di Costanza Minafra e Agostino Rocca e la musica dell’Elettromagnetico Trio. Seguirà la proiezione del film "Terraferma" di Emanuele Crialese introdotta da Mimmo Cuticchio e Giosuè Calaciura. Domenica 7, alle 20, Mimmo Cuticchio proporrà il cunto "Ritorno a Itaca", ispirato all’Odissea e alle storie dei migranti di oggi, preceduto da una performance di Viola Ongaro che danzerà sulle improvvisazioni al sax di Gianni Gebbia. Alle 23 il regista Nello La Marca, l’antropologo Franco La Cecla e il narratore iracheno Yousif Latif Jaralla introdurranno la proiezione del film "La Terramadre". Il festival è diviso in tante sezioni, tra di loro correlate. Per il teatro, oltre al cunto di Cuticchio, sono in programma: lo spettacolo "Mediterraneo Express" scritto e interpretato da Giuseppe Cederna (9 agosto alle 20), un viaggio sull’acqua dalle coste del Mediterraneo ai grandi fiumi del mondo, dalle rive del Gange alle barche dei migranti in fuga dalla guerra, tra avventure, incontri straordinari, naufragi, derive e illuminazioni; "Nel mare ci sono i coccodrilli" di e con Paolo Briguglia (10 agosto ore 20) che racconta la storia di un piccolo profugo afghano che per sfuggire alla fame alla guerra attraversa da solo l’Iran, la Turchia, la Grecia e l’Italia; "Lampedusa Beach" di Lina Prosa (12 agosto ore 20), nella nuova edizione interpretata dall’attrice franco-algerina Nadia Kibout che, dopo il debutto a Lampedusa, trova alle Egadi la sua seconda tappa; "Il cuore in una barca di carta" dell’iracheno Yousif Latif Jaralla (13 agosto ore 20), che condurrà il pubblico su una barca per fargli vivere la storia di un viaggio, il racconto di tanti uomini con un sogno nel cuore: ricominciare a vivere lontano dalle guerre, dalla fame e dalle persecuzioni. Per la danza è in programma un’originale performance di Emilia Guarino nella Grotta del genovese (14 agosto ore 11), uno dei più importanti siti archeologici di tutto il mondo, che racchiude al suo interno uno straordinario complesso di incisioni e pitture rupestri. Per la musica si alterneranno nei diversi palcoscenici dell’isola l’Elettromagnetico Trio di Gianni Gebbia, i Malastoria, No Hay Problema e la band di Davide “Shorty”. In sintonia con i temi del Festival la sezione cinematografica prevede le proiezioni di film e documentari, tra cui "Marrakech Express" di Gabriele Salvatores (9 agosto ore 23.) e "This must be the place" di Paolo Sorrentino (11 agosto ore 23) presentati dallo sceneggiatore Umberto Contarello; "Terraferma" di Emanuele Crialese (6 agosto ore 23) presentato dal protagonista Mimmo Cuticchio e dallo scrittore Giosuè Calaciura; "La Terramadre" di Nello La Marca (7 agosto ore 23), girato a Palma di Montechiaro, e i documentari: "In altro mare" di Franco La Cecla (8 agosto ore 21); "La rivoluzione in onda" di Alberto Castiglione (8 agosto ore 23), presentato da Laura Cappugi, Luca Casarini, Fabio Lanfranca e Carlo Simonetti; "Mare Magnum" di Letizia Gullo ed Ester Sparatore (12 agosto ore 22); "Sponde. Nel sicuro sole del nord" di Irene Dioniso e una selezione di cortometraggi a cura del Sicilia Queer Filmfest (11 agosto ore 20.30). Gli incontri prevedono letture e conversazioni su temi di letteratura e attualità: "Pantelleria" e "L’invenzione della Sicilia" con Matteo Di Gesù e Giosuè Calaciura (8 agosto ore 18.30); "Migrare, fuggire…. o forse sognare" con Alessandra Sciurba, Anna Maria Pisciotta, Claudia Schoenfelder (10 agosto ore 21.30); "L’inutile fatica di essere se stessi" con Salvatore Cavalleri, Calogero Lo Piccolo, Salvo Federico, Paola Cobello e Gilda Terranova (11 agosto ore 18.30); "Così vicini, così lontani" con Roberto Alajmo e Umberto Contarello (12 agosto ore 18.30). Per le arti visive sono in programma mostre e installazioni site specific come "Esodo" di Anne-Clémence De Grolée, la mostra fotografica "Isolae" di Nino Oliveri, l’installazione video "Nanbanjin - I barbari del sud" di Gianni Gebbia, la mostra del progetto architettonico per Levanzo "Abitare l’isola" di Andrea Vezzi. Nei giorni del Festival sarà attivato anche il laboratorio di teatro per bambini "Stile Libero" condotto da Josefina Torino. iL Levanzo Community Fest ha l’ambizione di non esaurirsi nei giorni degli eventi e degli spettacoli ma vuole lasciare un segno nel territorio e nella comunità. Per questo è data molta importanza al coinvolgimento degli isolani e delle strutture esistenti. In tal senso si segnala, tra le altre, l’iniziativa "Levanzo Amico Libro", che prevede l’arricchimento della Biblioteca del locale Centro Sociale attraverso donazioni librarie da parte dei turisti, del pubblico e degli artisti del Festival. Per informazioni: levanzocommunityfest@gmail.com – Facebook: Levanzo Community Fest

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