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Lotta all'evasione fiscale, scarsa partecipazione dei Comuni al premio nazionale - Trapani Oggi

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Lotta all'evasione fiscale, scarsa partecipazione dei Comuni al premio nazionale

21 Settembre 2017 16:54, di Ornella Fulco
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Solo tre Comuni su 24, nella provincia di Trapani, hanno partecipato, nel 2016, al premio statale per la compartecipazione al contrasto all’evasione f...

Solo tre Comuni su 24, nella provincia di Trapani, hanno partecipato, nel 2016, al premio statale per la compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva secondo il quale le cifre recuperate restano al 100% nelle casse municipali. A rivelarlo è uno studio del Servizio Politiche territoriali della Uil (su elaborazioni di dati del Ministero dell’Interno) dal quale si evince che in provincia di Trapani hanno aderito soltanto i comuni di Marsala, Alcamo e Salemi, per un totale evaso recuperato di 8.385 euro (nel dettaglio Marsala 7.495,15 euro, Alcamo 706,69 euro, Salemi 183,33 euro). Di qui l’appello della Uil alle amministrazioni comunali: “I Comuni – afferma il segretario generale Eugenio Tumbarello – possono fare molto di più nella lotta all’evasione fiscale. In questo modo, infatti, da un lato si potrebbero recuperare risorse da impiegare in servizi alla cittadinanza o per abbassare le tasse locali, dall’altro si potrebbe dare il proprio contributo alla lotta all’evasione fiscale e contributiva col fine ultimo di una maggiore equità e giustizia sociale”. Il premio per la compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale fu introdotto nel 2010 e con il Salva Italia e poi via via con i decreti mille proroghe si è stabilito che la quota spettante alle amministrazioni comunali, almeno fino al 2019, che resta ai Comuni nella misura del 100% del recuperato. Dall’elaborazione Uil si evince come, negli ultimi due anni, sia diminuito, in tutta Italia, il totale del premio riconosciuto ai Comuni. Nel 2016, infatti, le somme spettanti ammontano a 13,3 milioni di euro a fronte dei 17 milioni di euro dell’anno precedente, con una diminuzione del 21,9% (3,7 milioni di euro). Ma già l’anno precedente era in calo sul 2014 dove si è toccato l’apice con un incasso di 21,2 milioni di euro. Dall'entrata in vigore della norma si è passati dagli 1,1 milioni di euro del primo anno (2010), ai 2,9 milioni di euro del 2011, transitando per i 10,9 milioni di euro del 2012 e ai 17,7 milioni di euro del 2013. “I dati rivelati dall'analisi - conclude Tumbarello – sono alquanto deludenti se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese. Per la Uil il tema della lotta fiscale è fondamentale e, a livello nazionale, il sindacato si è già mobilitato per farsi promotore di azioni affinché diventi argomento centrale dell’agenda politica”.

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