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Luglio Musicale, De Santis: "Siamo vittime della burocrazia comunale"

11 Luglio 2016 14:27, di Ornella Fulco
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Un "crimine storico", così Giovanni De Santis, consigliere delegato del Luglio Musicale Trapani, definisce quello che si starebbe perpetrando nei conf...

Un "crimine storico", così Giovanni De Santis, consigliere delegato del Luglio Musicale Trapani, definisce quello che si starebbe perpetrando nei confronti dell'Ente, che rischia la chiusura. "Se il Comune non eroga subito la dotazione finanziaria - ha spiegato durante l'incontro pubblico convocato al teatro De Stefano della Villa Margherita - non si potrà fare la stagione lirica e questo porterà a perdere l'importante finanziamento riconosciutoci dal Ministero proprio in base a quello che è stato e viene realizzato da un anno all'altro". De Santis ha parlato di uno "scollamento totale" tra chi progetta e organizza al Luglio e il "Palazzo". "Abbiamo quasi completamente risanato una situazione finanziaria disastrosa, assumendoci colpe e responsabilità non nostre e, adesso, ci sentiamo traditi in uno sforzo, che non è soltanto mio ma di tutti i dipendenti e di chi, come il maestro Claudio Brizzi, ha investito tempo, professionalità ed energie per produrre e portare cultura e arte nella nostra città. Il Luglio Musicale - ha rimarcato De Santis - è anche volano di economia ed è uno dei pochi attrattori, in questa città, di finanziamenti pubblici. Parlo dei circa 400 mila euro del Ministero dei Beni Culturali e, quest'anno, dei 2 milioni di euro concessi dal Ministero per lo Sviluppo Economico per il recupero di Palazzo Lucatelli con un progetto che era cantierabile già otto mesi fa". Quello che sta accadendo per lui 蠓un’operazione di sabotaggio scientifico del Luglio che ha come obiettivo la sua liquidazione. Io non ho mai chiesto soldi in più rispetto a quelli finora versati dal Comune - ha sottolineato - ma solo il rispetto dello Statuto del Luglio ed il trasferimento della dotazione finanziaria". "I dirigenti ci hanno contestato solo adesso - ha detto il consigliere delegato - che sia per lo Statuto del Luglio Musicale, sia quello del 2009 sia quello del 2014, non vi è stata la presa d'atto del Consiglio comunale. Una situazione che ha dell'incredibile perché, allora, dovrebbero venirci a spiegare a che titolo, in tutti questi anni, il Comune ha versato somme all'Ente". Il consigliere delegato ha snocciolato cifre che "parlano" di gestioni passate poco trasparenti e in cui i costi, per la realizzazione delle attività erano di gran lunga superiori a quelli attuali e ha riferito di una serie di atti e di omissioni, che si potrebbero leggere al limite dell'ostruzionismo, da parte dei dirigenti comunali dei settori che più direttamente hanno a che fare con l'attività del Luglio Musicale: quello del Settore Spettacolo, il Ragioniere capo e  il Segretario comunale. "Ben venga - ha precisato De Santis - che i burocrati comunali ci segnalino eventuali problematiche ma non spetta poi ad un direttore di un teatro entrare nella pianificazione finanziaria del Comune. L'amministrazione ha il dovere di non lasciare adesso il teatro - su cui in tutti questi anni ha speso cifre ragguardevoli - senza certezze e a stagione iniziata". De Santis ha sottolineato, inoltre, che i lavoratori del Luglio Musicale non percepiscono stipendi da ben cinque mesi e ha lanciato un appello al Consiglio comunale ritenendolo l'unico soggetto in grado, con il suo intervento in tempi celeri, di farsi carico del problema e dare risposte concrete. De Santis ha mostrato un dossier, di 650 pagine, contenente una disamina approfondita della documentazione contabile del Luglio dalla quale emergerebbero una serie di dati allarmanti: costi maggiorati, debiti occultati e non pagati". Un documento sul quale il consigliere delegato auspica che la Procura della Repubblica, per la sua parte, possa far luce in tempi brevi. "Se qualcuno pensa - ha detto - che facendo chiudere il Luglio Musicale questi fatti possano essere insabbiati si sbaglia di grosso". De Santis ha definito, in questa vicenda, il sindaco Damiano come "ostaggio dei burocrati comunali" e ipotizza una regia occulta, o comunque, "commistioni sotterranee, alleanze e amicizie che influenzano il comportamento dei burocrati nella vicenda del Luglio e dalle quali, se si facesse luce, si scoprirebbero tante cose. Non è un caso quello che sta accadendo, non possono essere coincidenze". Il consigliere delegato ha ricordato anche gli atti intimidatori subiti sia personalmente sia anche nella sede delll'Ente con il lancio dei conci di tufo sul tetto del locale, a Palazzo Lucatelli, dove era custodito l'archivio. "Che certa burocrazia sia più pericolosa della criminalità organizzata - ha commentato - non lo dico io ma lo ha affermato, proprio recentemente il procuratore Gratteri in Calabria". Durante l'incontro, disertato dai responsabili delle forze politiche trapanesi ad eccezione di Fabio Bongiovanni dell'Udc, è giunta la solidarietà espressa da un rappresentante del Conservatorio "Scontrino" di Trapani e quella dei comuni cittadini che hanno raccolto l'invito di De Santis ad essere presenti. "Il silenzio del Luglio Musicale di questi mesi doveva essere rotto - ha concluso il consigliere delegato - e dato che ho deciso di metterci la faccia quando ho accettato l'incarico, continuerò a mettercerla fino in fondo. E' giusto che i trapanesi sappiano cosa sta accadendo".

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