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Maxi sequestro di lettini e ombrelloni "abusivi" sulla spiaggia libera - Trapani Oggi

San Vito Lo Capo | Video

Maxi sequestro di lettini e ombrelloni "abusivi" sulla spiaggia libera

06 Agosto 2015 14:09, di Ornella Fulco
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Torna di nuovo libera la spiaggia di San Vito Lo Capo dove, ormai da alcuni anni, un diffuso sistema di illegalità impediva, di fatto, la fruizione gr...

Torna di nuovo libera la spiaggia di San Vito Lo Capo dove, ormai da alcuni anni, un diffuso sistema di illegalità impediva, di fatto, la fruizione gratuita dell'arenile da parte di villeggianti e turisti. Circa 2.500 lettini e 1.500 ombrelloni sono stati sequestrati, stamane, dagli uomini della Guardia Costiera di Trapani, nell'ambito di un procedimento avviato dalla Procura della Repubblica, contro tredici persone, tutte di San Vito Lo Capo, titolari di attività di noleggio (in alcuni casi anche di più d'una) di attrezzature balneari. Questi i nomi degli indagati: Liborio Di Liberti, Maria Cardinale, Caterina Vultaggio, Ignazia Marino, Aldo Fedele, Vita Vultaggio, Paola Morana, Agata Morana, Giancarlo Di Liberti, Giuseppe Pace, Giuseppe Vito Ruggirello, Giuseppe Scola e Antonino Gammicchia. Undici di loro fanno parte della stessa cerchia familiare. L'indagine, coordinata dal procuratore Marcello Viola e diretta dai sostituti Sara Morri e Anna Trinchillo, ha consentito di portare alla luce i ripetuti abusi e violazioni da parte di soggetti che, pur godendo di concessioni relative a porzioni di spiaggia molto piccole - 20 o 30 metri quadrati, giusto lo spazio per custodire lettini e ombrelloni da affittare - in realtà avevano realizzato un vero e proprio "monopolio" dei  circa 950 metri di arenile che occupavano, fin dalle prime luci del giorno, con teli da mare allontanando - in maniera, a volte, neppure troppo velata - i frequentatori che non intendevano avvalersi dei loro servizi. Tra i soggetti destinatari del provvedimento di sequestro preventivo per il reato contestato, che è quello di occupazione abusiva di demanio marittimo, c'è anche l'autore del danneggiamento di una porzione della scogliera di Macari, sempre nel territorio di San Vito Lo Capo, avvenuto lo scorso 15 gennaio e che, in quell'area, esercitava un'analoga attività stagionale.  "Non era possibile consentire - ha spiegato stamane il procuratore Viola durante la conferenza stampa nella sede della Capitaneria di Porto - il protrarsi di una situazione di illegalità che aveva assunto anche un rilievo di tipo sociale legato al diritto dei cittadini di fruire liberamente delle spiagge". Le indagini, avviate nel 2013, hanno consentito di monitorare e delineare con precisione comportamenti e soggetti responsabili che, peraltro, si facevano anche la "guerra" tra loro per conquistare i tratti di spiaggia da gestire. Sono stati effettuati numerosi servizi di osservazione e registrazioni audio e video che hanno documentato il modus operandi utilizzato per accaparrarsi gli spazi sull'arenile e scoraggiare i bagnanti che avrebbero voluto accedervi senza affittare lettini e ombrellone. "I fatti oggetto dell'indagine - ha proseguito il procuratore Viola - saranno anche segnalati alle competenti autorità amministrative per le opportune valutazioni", come dire che, dopo il sequestro delle attrezzature, i trasgressori potrebbero anche vedersi revocata la concessione da parte della Regione o l'autorizzazione rilasciata dall'amministrazione comunale. L'operazione, alla quale hanno dato supporto, dal punto di vista dell'ordine pubblico, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, non ha mancato di suscitare proteste e polemiche mentre c'è già chi, sui social network segnala, con tanto di fotografie delle ricevute a corredo, il "raddoppio" del prezzo di noleggio di lettini e ombrelloni presso ditte che non sono state colpite dal provvedimento di sequestro.

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