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"One billion rising", la città balla contro la violenza sulle donne

14 Febbraio 2013 19:30, di Redazione
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Un pomeriggio di San Valentino speciale quest'anno a Trapani dove si è svolta, in contemporanea con le città di 202 nazioni in tutto il mondo, "One bi...

Un pomeriggio di San Valentino speciale quest'anno a Trapani dove si è svolta, in contemporanea con le città di 202 nazioni in tutto il mondo, "One billion rising", l'iniziativa planetaria contro la violenza sulle donne lanciata dall'associazione V-Day, fondata dalla drammaturga e sceneggiatrice Eve Ensler, conosciuta per i celebri “Monologhi della vagina” andati in scena in numerosi teatri in giro per il mondo e tradotti ormai in 35 lingue. Dagli Stati Uniti all'Australia, dall'India alle Filippine, dall'Islanda all'Egitto sono stati migliaia i flash mob partiti oggi per dire "basta" agli stupri e al femminicidio. "Un miliardo di donne stuprate sono un'atrocità, un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione", questo lo slogan che ha portato nelle piazze e nelle strade di molte città e piccoli centri italiani tantissime persone unite dall'impegno di fermare la violenza sulle donne. "La violenza degli uomini sulle donne non è legata alla cultura di un popolo o di un Paese - ha dichiarato Ensler, che è impegnata da anni in Congo dove ha realizzato "La città della Gioia", una struttura di accoglienza per donne violate - ma è un problema in tutto il mondo e attraversa tutte le classi sociali, le età, le culture, le religioni". A Trapani l'appello è stato raccolto dal "Comitato delle donne" che, in testa la sua presidente Vanessa Galipoli, ha ottenuto dall'amministrazione comunale la disponibilità della villa Margherita per la realizzazione del flash mob. Alle 16 in punto il via: oltre 150 le donne, di tutte le età, che hanno danzato la coreografia - uguale per tutte le iniziative sparse per il mondo - sotto lo sguardo partecipe e incuriosito dei cittadini presenti. "Per Maria Anastasi, per la ragazzina violentata a Petrosino", ha gridato Galipoli, citando due casi della cronaca locale. A ballare contro la violenza sulle donne anche il sindaco della città Vito Damiano, che si è lasciato "trascinare" dal messaggio della manifestazione. Istituzioni e società civile presenti "a macchia di leopardo", con alcune assenze particolarmente pesanti. Ma si sa, a Trapani non è facile scalfire vecchie abitudini, ormai, però, sorpassate dalle contingenze. Presenti, con rappresentanze, le forze dell'ordine. Presenti una delegazione del Trapani Calcio e della Pallacanestro Trapani, presente la Croce Rossa Italiana. "Siamo contente del risultato ma possiamo, dobbiamo fare di più", il commento a caldo di Vanessa Galipoli che ha auspicato una reale e sentita presa di coscienza del problema da parte, soprattutto, delle giovani generazioni. Villa Margherita resta aperta con musica e dj set fino alle 24 per tutti coloro che volessero festeggiare in modo diverso la "festa degli innamorati". In tantissimi hanno ballato oggi per un solo obiettivo in tutto il mondo, scegliendo la danza come mezzo per diffondere un messaggio molto chiaro. E' arrivato il momento di rifiutarci - tutti - di accettare la violenza contro le donne, le ragazze, le bambine come qualcosa di ineluttabile. “Quando danzeremo  - ha detto Eve Ensler - vorrei che fosse al di fuori dalle gabbie in cui ci costringe ogni giorno la società sessista in cui viviamo, fuori dalla paura di essere giudicate, violentate, molestate, attaccate”.

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