La discarica di Trapani riapre le porte ai compattatori del Palermitano
Rifiuti, a segno la protesta dei sindaci
A segno la protesta di questo pomeriggio dei sindaci sotto le finestre della presidenza della Regione ed emergenza rifiuti in parecchi comuni del Palermitano per il momento scongiurata. La societĂ che gestisce la discarica di Trapani che aveva chiuso i cancelli ai compattatori provenienti dalla provincia di Palermo ha comunicato che consentirĂ nuovamente ai Comuni del Palermitano di conferire i rifiuti nel proprio impianto.
É la notizia che attendevano il sindaco di Termini, Maria Terranova, quello di Altofonte, Angela De Luca, e il primo cittadino di Bagheria, Filippo Tripoli, che oggi hanno protestato a piazza Indipendenza a Palermo per spingere la Regione ad adottare provvedimenti che scongiurassero l'emergenza rifiuti alle porte.
Assieme a loro era presente alla protesta il deputato regionale M5S Giampiero Trizzino, esperto di politiche ambientali e componente della commissione Ambiente dell'Ars.
“Siamo soddisfatti – dice Terranova – di questa notizia e chiediamo che si possa conferire non solo con regolarità ma che ci si consenta anche di smaltire l'arretrato accumulato finora. É ovvio, comunque, che si tratta di una soluzione tampone. Le colpe della Regione restano: è mancata la programmazione e ora pagano i cittadini. Musumeci faccia qualcosa di concreto, non pensi solo alla poltrona”.
A prospettare l'ennesima emergenza rifiuti è stata l'indisponibilità di diverse discariche in Sicilia, ultima in ordine di tempo l'Oikos di Catania. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la chiusura chiusura dei cancelli di Trapani.
“Col caldo – continua Terranova – si rischiava un'emergenza sanitaria. E Musumeci che fa? Mentre i Comuni sono al collasso e non sanno cosa fare convoca una conferenza stampa per dirci che il centrodestra non lo vuole come candidato alle prossime regionali. Ancora una volta il governo regionale, unico responsabile di questo scempio ambientale, fallisce, dando prova di mancanza di programmazione e di assenza totale di una politica ambientale, continuando a mortificare i nostri territori e i cittadini. Ci chiedono di differenziare sempre di più, facciamo sforzi enormi per controllare e arginare il fenomeno degli abbandoni e, alla fine, assistiamo, inermi, alla distruzione di tutto il duro lavoro fatto, mentre dalla Regione diffidano le Srr delle zone più in ginocchio della Regione affinché vengano individuate idonee soluzioni per il trasporto fuori Regione (con costi a carico dei cittadini) del rifiuto indifferenziato, avvertendo che si procederà alla proposta di commissariamento in caso di ulteriore inerzia. Non intendiamo prestarci a tutto questo. Non possiamo caricare i costi del trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia sui cittadini”.
“Non possiamo che apprezzare – commenta Trizzino - l'interessamento dell'assessore regionale Daniela Baglieri che in questi giorni si è spesa affinché la discarica di Trapani potesse aprire i cancelli, ma non si può tacere su ciò che Musumeci avrebbe potuto fare nei suoi cinque anni di legislatura. Si poteva e si doveva programmare tutto per tempo. Si dovevano pianificare nuovi impianti, l'ammodernamento di quelli esistenti, una rete al servizio dei Comuni, ed invece ci siamo ridotti all'ultimo minuto. L'estate è appena iniziata, la Sicilia si riempie di turisti e proprio adesso che avremmo bisogno di maggiore disponibilità di impianti, ne abbiamo talmente pochi da essere costretti a spedire fuori dalla regione i rifiuti. Proprio per evitare che i costi di quest'operazione ricadano sui cittadini con l'ennesimo aumento della Tari, predisporremo un emendamento alla prossima variazione di bilancio che presto faremo all'Ars per istituire un fondo ah hoc per sostenere le spese dei Comuni ed evitare che ancora una volta si mettano le mani in tasca agli incolpevoli siciliani”.
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