A rischio il varo di un nuovo aliscafo dell'Ustica Lines
"Un atteggiamento incomprensibile e dannoso". Questo il commento del comandante Vittorio Morace, presidente di Ustica Lines, alle prese con il varo di...
"Un atteggiamento incomprensibile e dannoso". Questo il commento del comandante Vittorio Morace, presidente di Ustica Lines, alle prese con il varo di una nuovo aliscafo che rischia di saltare per ostacoli di natura burocratica relativi ad un permesso che deve essere concesso dalla Capitaneria di Porto di Trapani. La società , in previsione del varo della nuova imbarcazione, già lo scorso dicembre scorso ha richiesto l’autorizzazione a far transitare nella darsena adiacente al proprio cantiere il travel lift per il tempo strettamente necessario alle operazioni di varo ed alaggio del mezzo navale. Dopo un silenzio durato due mesi ed a seguito di un sollecito della stessa società , la Capitaneria, con nota dello scorso 14 febbraio, ha sostenuto che, sebbene l’area oggetto della richiesta, in attesa della conclusione dell’iter per il rilascio della concessione, possa essere gestita dall’Autorità Marittima, la stessa non ne avrebbe la disponibilità perchè, attualmente, è occupata dalla curatela del fallimento della società Cantiere Navale di Trapani, “nei confronti della quale è stato avviato il procedimento teso allo sgombero”. La Capitaneria ha aggiunto che, anche nel caso in cui rientrasse nella disponibilità dell’area, dovrebbero essere “preventivamente valutate le condizioni di esercizio (ampiezza della carreggiata, presenza di eventuali ostacoli fisici e di eventuali vincoli giuridici). Così il varo del nuovo aliscafo, previsto per il 23 febbraio, potrebbe slittare ad altra data. Secondo Morace l´atteggiamento della capitaneria "sta penalizzando ingiustificatamente un’attività economica rilevante nell’area portuale, con immediate ricadute anche in termini occupazionali e sociali. Non si riescono a capire i motivi che abbiano indotto la Capitaneria di Porto ad assumere una tale presa di posizione, impedendo alla nostra società di potere svolgere la propria attività che consente, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, di garantire un posto di lavoro a tantissime persone, se si considerano coloro che lavorano presso l’Ustica Lines e l’indotto. Abbiamo sollecitato - conclude la nota diramata dalla società - ancora una volta il permesso al passaggio del travel lift per poter varare l’imbarcazione".
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