Accorpamento porti, Fazio e Salone lanciano l'allarme
"Se le indiscrezioni sulle ipotesi di riorganizzazione della rete delle Autorità Portuali Italiane, che vedrebbe l'aggregazione del porto trapanese ne...
"Se le indiscrezioni sulle ipotesi di riorganizzazione della rete delle Autorità Portuali Italiane, che vedrebbe l'aggregazione del porto trapanese nel distretto logistico della Sicilia Occidentale sotto l'egida e la giurisdizione della Autorità Portuale di Palermo, rispondono a vero non si può che condividere le preoccupazioni degli operatori del porto del capoluogo e di molti altri operatori economici del trapanese». Lo ha dichiarato il deputato regionale, Girolamo Fazio, intervenendo sull'argomento che preoccupa molto gli operatori portuali del capoluogo.Il porto di Trapani - prosegue il deputato regionale - dopo anni di oblio e trascuratezza ha vissuto un periodo di rilancio che, pur rallentato dalla crisi e dalle diseconomie congiunturali dell'ultimo quinquennio, ha posto le basi per un futuro che muove decisamente verso lo sviluppo. L'aggregazione a Palermo, attraverso l'Autorità Portuale – riflette Fazio –, mette in serio pericolo la prosecuzione di questo percorso virtuoso perché dirotta, o rischia di dirottare, la centralità dei traffici, su un territorio che è stato fino ad oggi concorrente con il nostro, lasciando residuali i movimenti merci e passeggeri di minore interesse". "Èbene - afferma Fazio - che Trapani possa continuare, in autonomia, in assenza di una Autorità Portuale, il percorso virtuoso di sviluppo economico e dei traffici portuali già avviato ed efficacemente sostenuto, ciascuno per proprie competenze da Capitaneria di Porto e Genio Civile per le Opere Marittime». L'onorevole Fazio conclude commentando che "il Governo Nazionale sembra voler penalizzare la città di Trapani in maniera del tutto ingiustificata, prima l'ha fatto con l'abolizione dell'Autorità Portuale e ora non solo non la ripristina, cosi come qualcuno aveva affermato in tempi diversi, ma addirittura ne determina un nefasto futuro". Forti preoccupazioni vengono manifestate anche dal consigliere comunale di Forza Italia Francesco Salone. "L’accorpamento del porto di Trapani con Palermo - dice - non è coerente con lo spirito della riforma che mira a ridurre il numero delle autorità portuali. Con o senza l’inserimento del Porto di Trapani, il decreto del governo porterà il numero delle autorità portuali italiane da 24 a 15. Quali sono dunque i veri motivi di porre il porto di Trapani sotto l’autorità portuale di Palermo? Non sicuramente legati a motivazioni tecniche od economiche ma crediamo esclusivamente politiche! L’inserimento del porto di Trapani sotto l’Autorità Portuale di Palermo risponde soltanto a logiche dettate dall’ingordigia dei poteri forti di Palermo e comporterà la sottrazione del porto alla sua Città per molti anni a venire, condizionandone irrimediabilmente lo sviluppo. Manovre che meriterebbero sicuramente una attenzione che non può essere solo della politica".
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