Aeroporto, accordo di co-marketing a rischio
Si è chiusa con un nulla di fatto la riunione del Comitato dei sindaci, svoltasi ieri alla Camera di Commercio, riguardante l'accordo di co-marketing ...
Si è chiusa con un nulla di fatto la riunione del Comitato dei sindaci, svoltasi ieri alla Camera di Commercio, riguardante l'accordo di co-marketing con la società Ams - per un importo di 2 milioni e 100mila euro - che garantisce la presenza di Ryanair nello scalo aereo di Birgi. Non c'è, però, tempo da perdere se si vogliono mantenere, quanto meno allo stato attuale, i voli assicurati dalla compagnia low cost. Ryanair, infatti, ha inviato una nota nella quale lamenta il mancato pagamento delle spettanze per il 2015 da parte delle amministrazioni comunali del territorio trapanese e chiede di tornare al vecchio schema di accordo diretto con Airgest. L'ipotesi, però, è stata esclusa tassativamente da Salvatore Castiglione, presidente della società di gestione dell'aeroporto. In caso contrario il vettore irlandese è pronto a tagliare il traffico da e per il "Vincenzo Florio" del 40 per cento. I sindaci hanno motivato i mancati pagamenti con le difficili situazioni economiche in cui versano i bilanci dei Comuni e hanno chiesto che dei cinque milioni di euro stanziati dal governo nazionale a ristoro dei danni causati dall'intervento militare internazionale in Libia del 2011 sia il 50 per cento e non il 75 per cento ad andare all’Airgest lasciando l'altra metà alle amministrazioni comunali che potrebbero contare su quella somma per finanziare il co-marketing. Su questo punto dal fronte del governo regionale tutto tace anche dopo che i sindaci, qualche settimana fa, hanno incontrato l'assessore alle Finanze Baccei che, dal canto suo, ha dato una serie di rassicurazioni. Anche la volontà della Regione di cedere la propria partecipazione in Airgest - facendo quindi venire a mancare la maggioranza del capitale in mani pubbliche, come è attualmente - contribuisce a complicare uno scenario le cui tinte si fanno sempre più fosche. La riunione è stata aggiornata al prossimo 30 giugno ma il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Pace, è stato chiaro: "Sono abituato ad onorare gli impegni e non intendo rimetterci la faccia per responsabilità  attribuibili ad altri". L'ente ha già versato, e continuerà a farlo, la quota di sua spettanza ma Pace ha annunciato di volersi dimettere dal Comitato per il co-marketing se tutti gli altri soggetti  coinvolti non faranno la loro parte.
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