Aeroporto, associazioni pronte a diffidare Comuni per pagamento co-marketing

I ritardi nel pagamento delle quote di co-marketing per il sostegno all’aeroporto di Birgi tornano alla ribalta. Una nota diffusa alla stampa le assoc...

I ritardi nel pagamento delle quote di co-marketing per il sostegno all’aeroporto di Birgi tornano alla ribalta. Una nota diffusa alla stampa le associazioni Co.di.Ci., Trapani Cambia, Progetto per Trapani-Uniti per la Sicilia, Cives, Trapani per il Futuro, Turismo&Territorio, Agriturist e Confagricoltura si invitano le amministrazioni comunali inadempienti ad onorare gli impegni. Se la situazione di stallo non dovesse sbloccarsi toccherà a Co.di.Ci avviare le iniziative ritenute utili per difendere gli interessi diffusi rappresentati dal gruppo di associazioni. La diffida formale nei confronti dei sindaci inadempienti sarà il primo atto mirato alla tutela del territorio e dell’aeroporto di Birgi. “Il Comune di Trapani - si legge nella nota - nonostante gli impegni solennemente assunti personalmente dal sindaco Vito Damiano di fronte all’assemblea dei sindaci cui appositamente abbiamo voluto partecipare, deve ancora onorare tutto il 2015 mentre tra i grossi Comuni ancora mancano all’appello sia Mazara del Vallo che Castelvetrano, mentre la sola Marsala ha versato il dovuto 50% delle quote stabilite”. Le associazioni sono preoccupate anche dalle scelte che potrebbe fare il presidente della Camera di Commercio di Trapani Giuseppe Pace che potrebbe non solo dimettersi dalla cabina di regia della coalizione dei Comuni ma anche decidere di rescindere il contratto con la Ams Ltd, la società che si occupa del marketing per Ryanair. “Sollecitiamo indistintamente tutti i Comuni - prosegue la nota delle associazioni - ancora a tutt’oggi ostinatamente inadempienti a dar prova concreta di solerte responsabilità ed interesse verso il territorio e le comunità amministrate e, quindi, a versare senza più alcun indugio le quote di loro spettanza relative alle rate del periodo intercorso già ampiamente maturate nei rispettivi esercizi finanziari provvisori, mantenendo in tal modo il necessario impegno contrattuale di co-marketing a suo tempo liberamente sottoscritto con la compagnia irlandese”. Se non lo faranno “non potranno non essere ritenute prime e dirette responsabili delle gravissime ed evidenti a tutti conseguenze di tali omissioni, in danno delle comunità da loro amministrate”.

© Riproduzione riservata