Aggressione sessuale. Confermato il fermo per il 37enne trapanese
L'indagato rimane in carcere
Convalidato oggi il fermo per il pregiudicato trapanese di 37 anni accusato di violenza sessuale. La decisione nella giornata di oggi è stata presa dal Gip del tribunale, Massimo Corleo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Sarebbe stato lui ad aggredire e violentare Nataliia, la 44enne ucraina, ricoverata al Sant’Antonio Abate.
Il caso è stato risolto dagli agenti della Squadra mobile che sono riusciti ad individuare il responsabile grazie anche alle immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Interrogato dal sostituto procuratore Brunella Sardoni, il 37enne si era difeso sostenendo che con con l’aggressione non c’entrava niente e che era altrove, dichiarazioni, che non avevano convinto tanto che al termine dell’interrogatorio che si era svolto in questura è scattato l’arresto e la traduzione al Pietro Cerulli.
L’episodio era stato consumato nei pressi delle Mura di Tramontana, nella notte di venerdì 25 novembre, durante la quale la vittima, era stata soccorsa da un equipaggio del 118 su di una panchina in marmo disseminata di sostanza ematica.
Ieri il 37enne, accompagnato dal suo legale, è stato a lungo sentito dal Gip che si era riservato la decisione per oggi. Le indagini, condotte dal personale della Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, erano state avviate già dalla prima mattinata, a partire dalla minuziosa analisi dei sistemi di videosorveglianza ubicati nella zona.
Gli investigatori avevano poi concentrato le proprie attenzioni sulle ultime frequentazioni della
donna, senza fissa dimora a Trapani. Le informazioni date dalla vittima, sentita dagli operatori della Squadra Mobile e dal Pubblico Ministero, Brunella Sardoni, suffragate da puntuali riscontri emergenti dall’attività tradizionale e scientifica svolta sul territorio, avevano portato, nella notte di sabato, all’adozione del provvedimento nei confronti dell’indagato, convalidato poi dal GIP al termine dell’interrogatorio di garanzia.
Oltre al delitto di violenza sessuale, a carico dell’uomo, è stato contestato anche quello di lesioni
personali a causa delle gravi ferite riportate dalla cittadina straniera, sottoposta anche ad un delicato intervento chirurgico. Proseguono le indagini per acquisire ulteriori elementi.
Â
Ora si cerca una casa per la donna, senza fissa dimora, ma anche vestiti. Quelli che indossava infatti sono stati sequestrati e lei non ha un ricambio. A lanciare un appello, a privati e istituzioni, il suo avvocato: non appena verrà dimessa Nataliia necessita di un alloggio, anche temporaneo, dove trascorrere il periodo di convalescenza.
© Riproduzione riservata
Dello stesso argomento
Violenza alle Mura di Tramontana. In carcere il presunto aggressore della donna ucraina
Un fermo per l'aggressione alle Mura di Tramontana
Promozione, campionato in sosta, La Folgore Castelvetrano annuncia acquisto
Immigrazione clandestina, fermato dalla Polizia presunto scafista
Pirateria. Smantellata dalla polizia rete nazionale. I capi anche a Trapani
Superenalotto: superati i 300 milioni di euro
Concluso il trasbordo di 145 migranti da un cargo straniero in rada a Trapani
Primi provvedimenti di sequestro dei mezzi utilizzati per abbandonare i rifiuti nel territorio
I più visti
Bagno fatale a San Vito Lo Capo per un turista di Milano
Fa un volo di 30 metri nella tromba delle scale e muore
Per la morte di Nicolò Giacalone condannato titolare e dipendente Sud Marmi
Cous cous Feste. Dieci grandi live, tutti gratuiti, sulla spiaggia di San Vito Lo Capo
Cade dal balcone e muore. Tragica fatalità o gesto volontario?