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Al via il piano regionale di selezione genetica per la encelfalopatia spongiforme per ovini

04 Febbraio 2013 10:24, di Alessandro De Bartolomeo
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In Sicilia scatta l’obbligo di attuazione del piano di selezione genetica per gli ovini. Lo sancisce il decreto dello scorso 4 di gennaio dell’Assesso...

In Sicilia scatta l’obbligo di attuazione del piano di selezione genetica per gli ovini. Lo sancisce il decreto dello scorso 4 di gennaio dell’Assessore regionale alla salute Borsellino, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che abroga il precedente del 2005 poco attuato nell’isola, a causa, si legge in premessa allo stesso decreto, del basso numero di aziende ovi-caprine iscritte nel libro genealogico. Scopo del piano è quello di incrementare, la frequenza dei caratteri di resistenza genetica alle Encefalopatie spongiformi trasmissibili (denominate in sigla EST - nda-) al fine di concorrere alla eradicazione della malattia stessa dagli ovini, creare allevamenti ‘a basso rischio’ e contribuire alla tutela della salute umana ed animale. Il piano si basa sul principio generale di selezione attraverso la linea maschile, ed è divenuto obbligatorio per gli allevamenti iscritti al libro genealogico, gli allevamenti ad elevato merito genetico e gli allevamenti di tipo commerciale che hanno piu di 200 capi, mentre l’adesione è facoltativa per gli allevamenti sotto questo numero. Le Aziende sanitarie provinciali siciliane, informeranno i detentori di allevamenti per i quali è obbligatoria l’adesione, tramite notifica, mentre per coloro i quali volessero aderire volontariamente sarà necessario presentare istanza alle locali ASP presso i relativi servizi veterinari. Le stesse poi provvederanno ad identificare individualmente ogni singolo soggetto e ad eseguire una visita clinica su tutti i capi di età superiore ai 12 mesi, al termine di queste operazioni verrà assegnato all’allevamento la qualifica di ‘allevamento ovi-caprino aderente al piano regionale di selezione genetica per la profilassi dalla EST’. Gli allevamenti saranno sottoposti a controlli annuali di tipo ematico su tutti i capi riproduttori di sesso maschile. Il decreto ha inoltre sancito gli obblighi per i detentori di allevamenti qualificati, tra i quali quello di segnalare tempestivamente alle autorità competenti i sospetti casi di Est, rispettare le procedure del piano, e collaborare con i servizi veterinari delle Asp locali.

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