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Al via la stagione venatoria siciliana. La protesta del Wwf

01 Settembre 2014 13:58, di Ornella Fulco
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Doppiette in azione, da stamane, in Sicilia - con ben 20 giorni di anticipo rispetto al solito - dove con il sistema della pre- apertura, si è dato il...

Doppiette in azione, da stamane, in Sicilia - con ben 20 giorni di anticipo rispetto al solito - dove con il sistema della pre- apertura, si è dato il via libera alla stagione venatoria la cui conclusione è prevista fra 5 mesi, il 31 gennaio 2015. La decisione, criticata da più parti, è stata presa dall'assessore regionale all'Agricoltura Ezechia Paolo Reale, con un proprio decreto che - secondo quanto sottolineato in un comunicato del Wwf Sicilia - "si pone in aperto e grave contrasto con le autorevoli indicazioni tecniche dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), con il parere negativo degli esperti delle Associazioni ambientaliste in seno al Comitato regionale faunistico-venatorio e con i principi delle Direttive Comunitarie in materia ambientale, oltre che con i principi scientifici per la conservazione e tutela della fauna". "Le premesse del “Calendario venatorio 2014-2015”, decretato dall'Assessore, dipingono la Sicilia come un incredibile paradiso faunistico - prosegue la nota - l'Isola sarebbe zeppa di animali, migratori e stanziali, che sono presenti dovunque ed in gran quantità. Quindi nessun problema ad allargare la durata della stagione di caccia e dare il via libera a 40mila cacciatori, ognuno dei quali potrà abbattere legalmente fino a 15 animali al giorno. Incredibile ma vero, in Sicilia – sempre secondo il decreto dell'assessore Reale – anche le specie che in tutta Europa sono in forte declino e sempre più minacciate (dalla quaglia alla beccaccia), da noi sono miracolosamente in sovrabbondanza e godono di ottima salute!" Il Wwf Sicilia, così come altre associazioni ambientaliste e animaliste, biasimano la scelta dell'assessore che ha autorizzato l’apertura anticipata al 1° settembre, rispetto alla data regolamentare, cioè il 21 settembre, terza domenica del mese. "E' scandaloso che Governo regionale ed Ars, quando si parla di caccia, all'unisono si schierino sempre e comunque contro la fauna e a favore della lobby della caccia - ha dichiarato Angela Guardo, delegata Wwf Sicilia - con posizioni appiattite sulle richieste del mondo venatorio più estremista e nessuna pietà per gli animali selvatici”. "Né il Presidente Crocetta né l'assessore Reale - aggiungono gli animalisti -, infatti, hanno mostrato quel minimo di doverosa attenzione alle esigenze di tutela del patrimonio faunistico; all'Assemblea regionale nemmeno uno dei 90 deputati ha cercato di contrastare questa intollerabile politica "filodoppiette", ma anzi il solito manipolo trasversale di deputati (tra maggioranza ed opposizione) ha persino tentato di peggiorare le norme vigenti propugnando una liberalizzazione selvaggia della caccia. Il Wwf "giudica dannosissima e spregiudicata la scelta di apertura anticipata della caccia, dal momento che va ad incidere su un periodo particolarmente sensibile per la maggior parte delle specie animali: la tarda estate è un momento in cui molti esemplari giovani non sono ancora del tutto autonomi e diventano, quindi, bersaglio ancor più facile del solito per i cacciatori. Sul nostro territorio sono ancora presenti moltissime specie di avifauna protetta, in fase pre-migratoria, che possono cadere vittima degli immancabili atti di uccisione illecita che accompagnano queste giornate. In particolare gli spari si concentrano sui pochi individui che hanno nidificato sul nostro territorio e che sono preziosissimi per il nostro patrimonio faunistico". Le specie consentite come oggetto di caccia anticipata sono il tortora e colombaccio ma, secondo le associazioni di tutela, "i danni diretti e non ci saranno per tutte le altre specie".

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