Al via oggi la visita pastorale del vescovo Fragnelli nelle parrocchie dell'Agro ericino
Messa con tutti i parroci alle 18 al Santuario della Madonna di Custonaci
Inizia oggi la visita pastorale del vescovo Pietro Maria Fragnelli nel II vicariato che comprende i comuni dell’Agro ericino. Sarà celebrata alle 18 la messa con tutti i parroci e i rappresentanti delle comunità presso il Santuario della Madonna a Custonaci. La visita proseguirà nelle prossime settimane a San Vito Lo Capo, Makari, Castelluzzo, Dattilo, Napola, Ummari, Ballata, Fulgatore, Tangi, Valderice e frazioni, Custonaci e frazioni, Pizzolungo ed Erice dove si concluderà il 23 giugno.
Secondo la normativa canonica, ogni cinque anni il vescovo è chiamato a visitare ogni comunità parrocchiale della Diocesi nella quale si ferma per incontrare e conoscere in maniera approfondita le persone e il territorio. La visita pastorale - indetta il 24 ottobre del 2017 - è iniziata nelle parrocchie dei comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi-Segesta.
Nella visita monsignor Fragnelli viene collaborato dai “convisitatori”: i vicari foranei che coordinano il calendario e tutte le iniziative sul territorio (per la visita nel II vicariato, è don Franco Giuffrè); il cancelliere vescovile don Alberto Giardina e l’economo diocesano  don Franco Vivona con compiti di controllo e verifica sui luoghi, gli archivi e l’amministrazione dei beni.
La visita pastorale ha come tema “Alla ricerca dei volti”. “In un’epoca in cui le persone si riconoscono col codice a barre, con le impronte digitali o con gli eliminacode – ha spiegato il vescovo Pietro Maria Fragnelli -  le nostre parrocchie continueranno a essere laboratori in cui ci si incontra con volti e nomi. Comunità a misura d’uomo, in cui il vescovo e suoi presbiteri fanno quotidiano esercizio di paternità , pur con i loro difetti! Siamo tutori dell’umano e mentre dialoghiamo e annunciamo la gioia del Vangelo, doniamo il pane della Vita ed educhiamo fratelli e sorelle a stringersi la mano, a perdonarsi e a ripartire più uniti di prima”.
Il vescovo ha concluso la settimana scorsa l’esperienza nel vicariato di Paceco e delle frazioni dell’Agro trapanese. “Questa visita pastorale  la prima dell’era social, ha permesso non solo al vescovo di conoscere le parrocchie, ma agli stessi parrocchiani praticanti e non praticanti, di avere contezza delle attività , dei gruppi, delle comunità religiose, dei movimenti e associazioni della parrocchia e del territorio – ha detto nel suo saluto a nome del vicariato il parroco di Paceco don Vincenzo Basiricò - La sua prossimità agli ammalati, agli assistiti della Caritas, ai disoccupati, ai bambini, ai giovani e agli anziani, ha fatto considerare il vescovo 'uno di famiglia' vicino a tutti, pastore in cammino con il suo popolo. La sua visita alle Istituzioni civili e militari, alle scuole, al centro di accoglienza per rifugiate, al cimitero, ai luoghi di lavoro, dello sport, all’invaso Baiata e al nostro territorio in genere, il suo dialogo con le associazioni laiche, ha fatto comprendere che il vescovo è interessato alla crescita umana, non solo di fede ma anche sociale, civica, ecologica, culturale, sportiva e ricreativa della nostra gente”.
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