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Quanti di voi leggendo sull’etichetta di molti prodotti da banco “senza glutine” hanno pensato di acquistarli come alternative pi&ug
Nella rubrica curata dalla nutrizionista, la nostra collaboratrice Ilenia Guercio tratta oggi il problema del glutine negli alimenti.
Quanti di voi leggendo sull’etichetta di molti prodotti da banco “senza glutine” hanno pensato di acquistarli come alternative più salutari?
Facciamo un po’ di chiarezza! I prodotti senza glutine, sono contraddistinti da un marchio registrato al Ministero della Sanità cioè la spiga di grano barrata e sono stati pensati e formulati per le persone che manifestano un’intolleranza permanente al glutine: la celiachia.
Nello specifico a creare questo disturbo è il glutine una frazione proteica presente in alcuni cereali tra cui: frumento, orzo, avena, segale, farro. La celiachia è una patologia autoimmune infatti l’introduzione di questi cibi nei soggetti predisposti innesca la produzione di anticorpi, distruggendo i villi intestinali (organelli deputati all’assorbimento dei nutrienti). I sintomi possono essere dolori addominali, alvo irregolare (stipsi o diarrea), gonfiore.
La diagnosi viene fatta tramite la biopsia intestinale oppure tramite analisi del sangue specifiche per la ricerca degli anticorpi interessati e la sola cura è quella del trattamento attraverso una dieta a vita priva di glutine
Chi utilizza prodotti privi di glutine per scopi dimagranti sta commettendo un errore banale, in quanto si tratta di alimenti più ricchi in amidi che avranno un impatto maggiore sulla glicemia e allo stesso tempo meno ricchi di proteine e fibre.
Inoltre vi sarà l’aggiunta di addensanti, grassi ed emulsionanti che a livello industriale vengono utilizzati per sopperire alla mancanza di elasticità dell’impasto, normalmente conferita dal glutine e garantirne la resistenza per periodi di tempo lunghi. In definitiva se non c’è una diagnosi di celiachia evitate questi prodotti, piuttosto scegliete in alternativa alimenti naturalmente privi di glutine quali riso, mais, quinoa e amaranto che possono essere introdotti nell’ambito di una dieta varia e bilanciata, sia nella prima colazione che a pranzo e cena.
Dott.ssa Ilenia Guercio - Dietista Nutrizionista-Cell.320 4609939
mail: guercio.ilenia@libero.it
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