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Aliscafi per Marettimo, lettore denuncia disagi per residenti e pendolari

07 Luglio 2016 17:30, di Niki Mazzara
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"Le prenotazioni on-line e il vantaggio di vendere biglietti senza riduzioni per centinaia di turisti che in giornata si recano a Favignana e Levanzo ...

"Le prenotazioni on-line e il vantaggio di vendere biglietti senza riduzioni per centinaia di turisti che in giornata si recano a Favignana e Levanzo taglia, di fatto, i posti per i residenti, anziani, malati, medici e lavoratori che giornalmente si recano da e per Marettimo, l’isola più lontana delle Egadi. Disagi ai residenti e danni economici al turismo che difficilmente potranno essere compensati dall’attuale situazione dei trasporti per l’isola di Marettimo. Del resto il costo del biglietto ordinario per Favignana costa il doppio di un biglietto residente o con liberty card per Marettimo". Lo scrive in una nota inviata alla nostra redazione, Luigi Ialuna, direttore responsabile del periodico "Il giornale delle Egadi", dell’associazione “Marettimo”. Ialuna riferisce un episodio vissuto direttamente in occasione del primo "ponte" estivo, dal 2 al 5 giugno scorso. "Dovendomi recare a Marettimo, mia isola di residenza, con la mia famiglia - scrive - non trovai biglietti per Marettimo perchè tutti prenotati ed esauriti per l’isola di Favignana. Già in quei momenti la sensazione che uno prova è quella di rivivere scene vissute nel passato quando con mio padre, ex medico condotto di Marettimo negli anni Sessanta, allora per causa di maltempo e approdi inesistenti, la frase più frequente dei comandanti era: “NIENTE MARETTIMO”. Si era costretti a rimanere a Trapani, anche per diversi giorni, in attesa di ripartire per l’isola". "A distanza di 40 anni - prosegue Ialuna - la situazione non cambia, nei gazebi degli imbarcaderi a Trapani, gentilmente le hostess sorridenti ti rinnovano quella frase: mi dispiace “NIENTE MARETTIMO”, tutto pieno per Favignana e Levanzo. Quella mattina, pur arrivando alle 7 in vista della partenza alle 8.30, niente biglietti. Il primo aliscafo utile sarebbe stato quello delle 12.30, dopo 4 ore di attesa sotto il solleone a 40 gradi. Allora la prima cosa che fai è quello di acquistare i biglietti dell’aliscafo successivo e, nel frattempo, registrarti nella lista di attesa nella speranza che qualche prenotazione realizzata on-line non sia stata confermata in biglietto. Nel frattempo però chiami la Polizia di Stato che prontamente arriva ma gli agenti restano impossibilitati anche loro a trovare una soluzione. Ma aspetta! Si sono liberati 3 posti, puoi imbarcati" Evviva! Poi accorgi che, dopo di te, c’è una giovane mamma con una bambina piccolissima in braccio che deve raggiungere Marettimo e allora le dai la precedenza. Rimane un altro posto ma nel frattempo arriva il medico della guardia medica che deve garantire il cambio al collega rimasto ad attenderlo sull'isola. Hai vissuto con tuo padre la missione del medico condotto a Marettimo e cedi subito il posto. Attendi, prendi appunti, i nominativi e soltanto 3 minuti prima della partenza si liberano 4 posti. Finalmente parto, avvilito, sudato e con la pressione a 200 ma, soprattutto, dispiaciuto di lasciare altre persone di Marettimo sotto il sole cocente. Entrato nell’aliscafo mi accorgo che, oltre ad esserci il mio posto ce ne sono almeno altri 30 sono liberi. Come è possibile? Lo fai notare all’equipaggio e fanno “spalletta”, non sanno cosa dirti e capiscono il disagio perché molti di loro sono nativi delle isole. Arrivi a Favignana e scendono tutti e l’aliscafo si svuota completamente con almeno 200 posti liberi e continua per Marettimo. Nel frattempo pensi che, all’imbarco di Trapani, sono rimaste decine di persone che magari dovevano andare a lavorare a Marettimo o persone anziane che il giorno prima si erano recati a Trapani per qualche visita medica. Allora lo comunichi alle autorità locali e ti rispondono che, qualche giorno prima, hanno sottoscritto un accordo con la Società che si impegna a lasciare riservati, fino a qualche minuto prima della partenza, dei posti liberi per chi deve recarsi a Marettimo. Bene!! Pensi che sono i primi giorni di confusione turistica e che, nelle settimane successive, tutto si sistemerà". "Purtroppo - prosegue Ialuna - è passato un mese ma nulla è cambiato, anzi uguale a circa 40 anni fa: “NIENTE MARETTIMO”. Malati, anziani, lavoratori, famiglie, turisti e vacanzieri rimangono regolarmente bloccati a Trapani, o a Marettimo, perché i biglietti sono sempre esauriti per Favignana e Levanzo. A mare la Convenzione con la Regione Siciliana con cui si dovrebbero garantire i diritti essenziali per le popolazioni delle isole minori della Sicilia, a mare l’economia turistica per Marettimo, già limitata e compromessa per distanza e periodo stagionale più corto. Eppure basterebbe poco: 1) Rispettare l’accordo di riservare fino a mezz’ora dalle partenze 50-100 posti da e per Marettimo. 2) Qualora fosse necessario e ve ne fosse bisogno, prevedere immediatamente delle corse straordinarie per Favignana e Levanzo a circa 20 minuti di aliscafo da Trapani. 3) Non fare pagare una tassa in più a quelle persone che, seppure hanno destinazione da e per Marettimo, sono obbligate a fare scalo a Favignana, perché si configura come un ulteriore “disagio” per chi deve recarsi nell’isola di Marettimo". "Del resto - conclude la lettera aperta - per Marettimo ci sono solo 4 corse dirette e 2 con sbarco obbligato a Favignana, contro le 17 dirette a cadenza di circa un’ora verso Favignana e Levanzo, oltre 3 corse di traghetti (contro 1 per Marettimo) che possono trasportare centinaia di passeggeri. Quindi perdere una corsa per Favignana e Levanzo può significare, al massimo, un’ora di attesa, mentre per Marettimo può anche significare 3-4 ore di attesa nelle ore centrali di sole estivo. E intanto l’estate si fa sentire, sempre più calda".

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