Trapani Oggi

Amp "Isole Egadi", posizionata la prima rete anti meduse - Trapani Oggi

Favignana | Attualità

Amp "Isole Egadi", posizionata la prima rete anti meduse

01 Agosto 2014 11:48, di Ornella Fulco
visite 1026

E’ stata posizionata alcuni giorni fa, nelle acque dell’Area marina protetta "Isole Egadi", a Favignana, la prima rete antimeduse prevista dal progett...

E’ stata posizionata alcuni giorni fa, nelle acque dell’Area marina protetta "Isole Egadi", a Favignana, la prima rete antimeduse prevista dal progetto MED-JELLIRISK. Si tratta del tratto prospiciente la spiaggia di Cala Grande, gestita dal villaggio turistico "Approdo di Ulisse". L’Ente capofila del progetto, finanziato dall’Unione Europea, è il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare (Conisma), rappresentato dall’Università del Salento. Sono coinvolti numerosi Enti di Ricerca internazionali di Spagna, Malta e Tunisia. In Sicilia, oltre all’AMP Isole Egadi, sostengono il progetto l’ARTA, le aree marine protette di Ustica e delle Isole Pelagie e diversi altri Comuni costieri. Nell’Amp "Isole Egadi" il progetto prevede anche l’installazione di altre due reti antimedusa, sempre sull’isola di Favignana, nelle acque di Capo Grosso e Lido Burrone, dove saranno gestite e controllate da alcuni operatori turistici convenzionati con l’Area marina protetta. E' prevista anche una campagna informativa sulle meduse e sulle profilassi in caso di contatto accidentale, il posizionamento di cartelli esplicativi e la distribuzione di opuscoli. Obiettivo del progetto MED-JELLYRISK è quello di creare nuovi strumenti per quantificare i rischi ambientali e sanitari della continua proliferazione di meduse nelle acque del Mediterraneo e mitigarne gli effetti negativi sulle attività umane. “L’installazione delle reti antimeduse, che sono strutture amovibili e a basso impatto ambientale- dichiara il presidente dell’AMP e sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto - è un espediente tecnico che auspichiamo possa garantire una balneazione tranquilla, in siti molto frequentati da bagnanti”. “Le reti antimedusa - aggiunge il Direttore dell’AMP Stefano Donati - sono posizionate nell’ambito di un importante progetto di ricerca internazionale e saranno gestite da strutture turistiche del territorio, nei punti individuati come idonei dai ricercatori che coordinano il progetto Conisma, per conto e sotto la supervisione dell’Area Marina Protetta. Un bell’esempio di cooperazione pubblico-privato per la ricerca, la tutela e la salute pubblica”.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie