Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha archiviato il procedimento nei confronti degli ex consiglieri comunali di Agrigento Alfonso Vassallo, Francesco Picone, Alfonso Mirotta e Antonio Cicero e dell'ex presidente provinciale di Confartigianato Francesco Giambrone accogliendo così la richiesta del pm Chiara Bisso; i cinque erano stati accusati di truffa e falso nel contesto di un'inchiesta condotta dalla Procura su presunti artifici usati per ottenere rimborsi e gettoni di presenza non dovuti.
La vicenda venne definita come " Rimborsopoli". Secondo gli inquirenti Mirotta, Picone e Vassallo avrebbero utilizzato firme false per avere in cambio deleghe alla partecipazione delle commissioni consiliari. A Vassallo, diventato segretario provinciale di Confartigianato, e a quello che allora era presidente della sigla di categoria, veniva contestata un'assunzione fittizia allo scopo di ottenere i rimborsi previsti dal comune, mentre a Cicero l'aver trasferito la residenza a Palermo in modo fittizio in modo tale da essere rimborsato per le spese di viaggio.
Tutte accuse archiviate. Il pm Bisso ha messo nero su bianco che " non sono stati acquisiti riscontri sufficienti a considerare configurabili le fattispecie delittuose indicate".