Politica

Abbruscato (Pd) sul Luglio Musicale: "Da centro di costo a motore di sviluppo"

Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Enzo Abbruscato, interviene sulle difficoltà economiche del Luglio Musicale Trapanese che, a suo parere, n...

Niki Mazzara

Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Enzo Abbruscato, interviene sulle difficoltà economiche del Luglio Musicale Trapanese che, a suo parere, non sarebbe "corretto" paragonare a quelle della Biblioteca "Fardelliana" o del Consorzio Universitario. Secondo l'esponente del Pd, il Luglio Musicale, pur con una brillante storia alle spalle, "da almeno dieci anni sta vivendo un inesorabile declino finanziario". Abbruscato ricorda come "nel 2007 si rese necessaria una vera e propria “ricapitalizzazione” dell’Ente, con l’accensione di un mutuo da 900.000 euro, seguito da una spericolata operazione di finanza (la vendita di Palazzo Lucatelli) messa in atto per coprire un buco di cassa di 1.400.000 euro. A questo aggiungo - prosegue - come anche il “nuovo corso” del teatro, da giugno 2012 ad oggi, con la coppia Bosco-Damiano, non abbia sortito quella scossa che tutti, e dico tutti, ci aspettavamo. Anzi. Noto come la nuova gestione non abbia recepito il “nuovo corso” e la necessità di verificare i costi per il funzionamento dell’Ente stesso". "Il Luglio Musicale - si legge ancora nella nota del consigliere Pd - rappresenta di fatto l’80% delle risorse destinate dal Comune di Trapani per la cultura e le iniziative di aggregazione e svago (430.000 euro). Ci si aspettava che, preso atto delle oggettive difficoltà di risorse a tutti i livelli, i responsabili ne prendessero atto, senza per questo mettere a rischio i livelli occupazionali". Abbruscato definisce "audace" la condotta del Consigliere Delegato avvocato Bosco. Che, tra l’altro, è anche incorso in un ingiusto licenziamento di un dipendente, fatto di per sè censurabile, coinvolgendo il diritto al lavoro di un cittadino trapanese e che ha anche comportato un ulteriore aggravio di spese". Il consigliere chiede di avviare "un ragionamento complessivo sul ruolo dell’Ente nella gestione delle politiche culturali cittadine", da integrare con le attività di animazione territoriale e turistiche. "Trasformiamo un “centro di costo” in “motore di sviluppo” e di economia. La politica - conclude - è fatta di scelte e di responsabilità e non prevede l’uso dei lavoratori come “scudi umani” per giustificare le difficoltà di una gestione amministrativa".

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