Arrestato don Sergio Librizzi

Arrestato dagli agenti del nucleo di Polizia giudiziaria del Corpo Forestale, don Sergio Librizzi, attualmente parroco della chiesa San Pietro e direttore della Caritas diocesana di Trapani. Il sacerdote è stato fermato stamattina nella casa canonica adiacente alla chiesa, nel centro storico cittadino, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip del Tribunale di Trapani. A don Librizzi, 58 anni, originario di Petralia Soprana (in provincia di Palermo), vengono contestati i reati di concussione tentata e consumata e di violenza sessuale pluriaggravata. L'indagine è nata in relazione al ruolo di Librizzi quale componente della Commissione territoriale di Trapani per il riconoscimento ai migranti della protezione internazionale. La serie di comportamenti individuati sulla base di articolate indagini di polizia giudiziaria, consistono in almeno otto episodi in cui il sacerdote avrebbe chiesto e ottenuto prestazioni di  tipo sessuale abusando, appunto, dei poteri e delle prerogative legate alla sua funzione all'interno della Commissione territoriale. Librizzi avrebbe costretto - e in questo consiste il reato di concussione - sia dichiarandolo espressamente sia lasciandolo intendere alle sue vittime, che assecondare i suoi desideri sarebbe stato determinante per agevolare o, al contrario, ostacolare, il riconoscimento dello status di rifugiato o di altra tutela internazionale. "Si tratta di un reato  - ha commentato il Procuratore Marcello Viola - che si connota come di particolare gravità proprio per la posizione di dominio che l'accusato esercitava su soggetti in condizione di debolezza e di necessità, per estrazione, provenienza e, in alcuni casi per l'età. Soggetti "ideali" per subire questo tipo di pressioni". Nei casi finora accertati, le vittime sono tutte di sesso maschile, maggiorenni, di nazionalità straniera, tranne che in un caso che riguarda un cittadino italiano - ma, dalla Procura, non si esclude che le indagini, tuttora in corso, possano portare alla luce nuovi casi, anche in cui siano rimasti coinvolti minori. L'indagine si è svolta su più fronti, ascoltando le dichiarazioni di alcune vittime e con una "robusta attività di intercettazione" - come l'ha definita Viola - effettuata anche mentre il sacerdote consumava i rapporti con le sue vittime all'interno della sua auto. Gli episodi contestati vanno dai mesi di febbraio-marzo fino al maggio di quest'anno, mentre un caso si riferisce al 2009. "L'indagine riguardante don Librizzi non ha alcuna attinenza - ha precisato il Procuratore  - con un'altra indagine che riguarda la Curia di Trapani, né vi sono altre persone indagate". Come di routine, sono state effettuate perquisizioni e accertamenti nell'abitazione del sacerdote ma non nella chiesa di San Pietro. "Abbiamo chiesto la custodia cautelare in carcere - ha spiegato Marcello Viola - sia per evitare la reiterazione dei comportamenti sia per scongiurare il rischio di interferenze nell'acquisizione di ulteriori elementi di prova". La Curia vescovile di Trapani, in seguito all'arresto di don Sergio Librizzi - in una nota diffusa alla stampa -  ha espresso "amarezza e dolore". "In attesa che la magistratura faccia il suo corso, per prudenza - prosegue la nota - il sacerdote è sollevato da tutti gli incarichi pastorali". "Confidando nell’operato della magistratura - conclude il documento diffuso dalla Curia - a cui assicuriamo il massimo della collaborazione per l’accertamento della verità, chiediamo alla comunità ecclesiale d’intensificare la preghiera coscienti delle parole del Vangelo, che solo la Verità rende liberi".