Non erano atleti ma clandestini, i due stranieri rintracciati a largo delle coste di
Pantelleria, a bordo di un kayak . I due, entrambi tunisini, stavano per raggiungere l’isola quando sono stati beccati da una motovedetta della Capitaneria di Porto e poi condotti a Trapani.
Qui gli agenti della Squadra Mobile dopo un lavoro effettuato in equipe con i colleghi della Polizia scientifica e dell’Ufficio Immigrazione, li hanno identificati, nonostante in precedenti occasioni avessero fornito diversi alias. A loro carico sono risultati così dei divieti di reingresso sul territorio nazionale, emessi da altre questure italiane, a seguito delle espulsioni eseguite nei mesi scorsi.
Per i due intraprendenti clandestini, entrambi con numerosi precedenti penali e di polizia, sono così scattate le manette.