Attualità

Berlusconi, film da rivedere

Il Caimano di Nanni Moretti

Redazione

Nel 2006 un film arrivò come una bomba nelle sale cinematografiche italiane preceduto da un'abile campagna stampa: parliamo del " Caimano" di Nanni Moretti. Eravamo alla vigilia delle elezioni che portarono la coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi alla - chi ha una certa età ricorda bene - risicata vittoria; quel governo durò poco perchè l'allora ministro Clemente Mastella lo fece cadere.

Ma non siamo qua per parlare di politica bensì di quello che tra tutti i film e documentari dove Berlusconi è stato il personaggio centrale o dove è anche entrato marginalmente rimane a distanza di tempo il migliore, un classico da riscoprire soprattutto in questi giorni. Perchè un classico? Semplice, perchè piaccia o no, Nanni Moretti non ha fatto un film didascalico limitandosi a puntare il dito contro un politico.

Il punto forte di quel lungometraggio rimane il copione che mescola sapientemente diversi temi: i problemi famigliari di una coppia matura (Margherita Buy e Silvio Orlando); un'aspirante regista, interpretata dalla sempre eccezionale Jasmine Trinca che per di più ha una relazione lesbica ( andate a rivedere la scena di quando lo stesso Orlando, in macchina, nella parte di un produttore, scopre che le due ragazze sono compagne, spassossima).

Commovente la scena di quando Margherita Buy e il suo ex marito ormai divorziati e con due figli piccoli a carico si rincorrono in macchina quasi volendosi accarezzare per dimenticare i problemi di comunicazione tra di loro e con i figli che fino all'ultimo cercano di proteggere.

Altro tema che si ritrova nell'opus numero 10 del regista, la difficoltà di fare un film in Italia per un giovane, soprattutto se parla di temi scottanti e di impegno civile; c'è stato un tempo in cui il nostro cinema affrontava con coraggio accadimenti tragici che hanno segnato la storia del nostro Paese: l'opera di Rosi, Monicelli, Ettore Scola andrebbe studiata nelle nostre scuole per comprendere cosa è successo e per conoscere certi personaggi che in nome della verità sono morti.

Emblematica la frase pronunciata da Jasmine Trinca determinata a realizzare un film sul Cavaliere: " In America sui presidenti si girano commediole, film sentimentali e per ragazzi mentre qua da noi no perchè?"; oramai stanco e disilluso ma sotto sotto contagiato dall'entusiasmo di quella giovane autrice, Orlando, cercherà fino all'ultimo di impressionare su pellicola anche solo due scene di quel film scomodo e controverso.

Tra tutti gli ottimi membri del cast si segnalano Jerzi Stuhr e il Berlusconi interpretato da un grande attore teatrale come Elio De Capitani. Moretti va oltre Berlusconi che - a parere di chi scrive- rimane un pretesto per parlare di quell''anarchia del potere' argomentata bene da Pasolini allorquando disse che il vero anarchico è il potente perchè può fare ciò che vuole.

Da rivedere.

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