Contestualemnte sono stati notificati cinque informazioni di garanzia ad altrettanti indagati: gli altrii reati contestati, a vario titolo, sono favoreggiamento, abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici.Tra gli indagati anche un ex sindaco.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di dimostrare l’esistenza di un patto corruttivo tra l’imprenditore e l’Ispettore della Polizia Municipale, il quale, sfruttando il proprio ruolo, utilizzava indebitamente gli strumenti in suo possesso per agevolare l’attività economica e incentivare gli introiti dalla societàche gestisce l’area adibita a parcheggio servente il Parco Archeologico, riconducibile all’imprenditore, multando con assiduità gli automobilisti che parcheggiavano le loro auto fuori dal parcheggio a pagamento lungo la strada che conduce al tempio.
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