Cronaca

Caso Denise. Legale Piera Maggio: "No a ricatto mediatico da tv russa"

Inammissibile quando sta accadendo attorno ad una vicenda che vede una mamma e un padre soffrire da 17 anni

Redazione

Alla vigilia della diretta tv nella quale verrà svelato l'esito delle comparazione del Dna tra Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo 16 anni fa, e Olesya Rostova, il legale di Piera Maggio, madre della siciliana, detta le condizioni. "Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa - ha detto all'Ansa l'avvocato Giacomo Frazzitta -. Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesya e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo".

La tv russa, giorni fa, ha rilanciato la vicenda di Olesya Rostova, una giovane in cerca della madre che sarebbe stata rapita dai nomadi quando aveva quattro anni, proprio come la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre del 2004.

"Senza questa documentazione - ribadisce il legale - non parteciperemo ad alcuna trasmissione nè passerella televisiva e chiuderemo ogni rapporto con la tv russa". "Abbiamo accettato la loro proposta di un 'faccia a faccia' in tv - spiega ancora l’avvocato Frazzitta - con l’obiettivo di fornire alla Procura che indaga tutta la documentazione scientifica necessaria a fare chiarezza. In mancanza di ciò chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente tutti gli accertamenti del caso con una rogatoria internazionale, ma non siamo disposti a una strumentalizzazione mediatica della vicenda".

Denise Pipitone è scomparsa da Via La Bruna a Mazara del Vallo il primo settembre 2004. A niente, allora, sono valse le ricerche. La piccola è parsa dissolversi nel nulla, come le tante segnalazioni pervenute alla polizia. Nessuna pista battuta dagli inquirenti ha portato al ritrovamento della bambina, che oggi avrebbe compiuto vent’anni. Denise Pipitone, scomparsa, è rimasta tale. La nuova speranza è arrivata dalla Russia. Olesya Rostova, questa ragazza pressoché identica a Piera Maggio, ha detto in televisione di essere stata rapita a quattro anni, di non ricordare nulla della sua vita passata, nemmeno il nome di battesimo. «Olesya Rostova» è il nome che le è stato assegnato in orfanotrofio, quando, bambina, è stata strappata ad un campo nomadi. «Cerco mia madre», ha detto in televisione, con un appello che un’infermiera russa che vive da venti anni in Italia, ha segnalato a Chi l’ha visto? -

E, in attesa di conoscere la verità su questa vicenda ormai tutta mediatica, in Italia ha ripreso piede la pista nomade. Nel 2005, pochi mesi dopo il rapimento di Denise Pipitone, una guardia giurata di Milano ha detto di aver visto la bambina con una rom. Questa, in un video poi consegnato alle autorità competenti, ha chiesto alla donna: «Dove mi porti?». La rom non ha risposto. «Danas», l’ha chiamata, in una storpiatura di quello che è parso poter essere «Denise». Piera Maggio, allora, disse di non avere dubbi. Era la sua Denise. Certo facile pensare oggi che possa essere stata portata a Milano, poi a Venezia e di lì a Mosca.

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