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Castori si presenta: credo nel gruppo e nella salvezza

Il lavoro l’unica strada per salvarsi

Un contatto ieri mattina, e già ieri sera era a Trapani ed oggi, eccolo qui, pronto a rispondere alla stampa, il neo allenatore del Trapani Calcio.

Fabrizio Castori, 65 anni, una lunga carriera alle spalle con il miracolo della promozione in serie A della navicella Carpi, ha detto subito si al Trapani, penultimo in classifica, quasi con l’acqua alla gola.Un si che è il frutto della voglia di ritornare sui campi, ma anche, ha sottolineato, “della consapevolezza che la squadra ha un buon gruppo, con cui posso mettere in pratica il mio credo calcistico”.Castori si è presentato in tuta al suo primo incontro con i giornalisti, quasi a dire “non abbiamo tempo da perdere”.A chi gli ha ricordato il suo passato, come il salvataggio di un disperato Ascoli messo ancora peggio del Trapani, ha ringraziato ma ha sottolineato come “quello che è stato è stato”,Ha detto di avere già incontrato i giocatori, di conoscerli quasi tutti eche qualcuno (Scognamillo) l'ha avutocon sé quando era un giovanissimo. “Ora azzeriamo tutto e si parte daccapo. Moduli? Io preferisco giocare a quattro dietro, ma se c’è necessità si gioca anche a tre. L’unica cosa certa è che chiedo ai ragazzi di giocare di corsa, di gamba, e se sapremo farlo salvarci non sarà difficile. Occorre cambiare testa, riacquistare autostima"Nonostante sia stato fuori un po’, comunque Castori ha dimostrato di essere al passo.“Ho visto due partite dal vivo del Trapani ma ho visto tutte le altre partite di serie B in televisione. Il campionato cadetto penso di conoscerlo bene”. Ora la squadra è attesa a tre partite nel giro di ottogiorni (il 21 a Pescara, il 26 in casa con il Perugia, il 29 a Crotone).“Tre partite che come tutte le altre saranno importanti. Già domenica a Pescara voglio vedere una squadra che lotta e che si sacrifica, che sia mentalmente presente, che abbia entusiasmo. Nel calcio vince chi ha fame ed idee”.E sui possibili rinforzi, Castori è stato ancora una volta chiaro.“Non aspettativi nomi altisonanti. Chiederò gente che risponda alla mia visione del Calcio”. Ecco qui, Castori. Si riparte da lui. Forse tardi, ma meglio tardi che mai. Poi sarà il rettangolo da gioco a dirci se la scelta è stata azzeccata. Da una prima impressione, pare che ci siano tutti i presupposti per tentare di mantenere la serie B.Fermo restando che i miracoli, se esistono, sono per cose più serie del calcio.

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