Definitivamente sottratti al 57enne imprenditore trapanese Pietro Funaro, ritenuto vicino agli ambienti di Cosa nostra, beni per un valore di 20 milioni di euro. Il provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani è stato eseguito dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura e finanzieri del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza di Trapani nellambito del procedimento di prevenzione, attivato su proposta del Questore di Trapani ne giugno del 2014. La misura di prevenzione personale e patrimoniale riguarda svariati beni immobili, autovetture, un'imbarcazione, conti correnti e società che erano già stati oggetto di sequestro anticipato. Funaro da anni opera soprattutto nel lucroso settore dei lavori appaltati da enti pubblici in Sicilia. Gli elementi indiziari raccolti a suo carico si sono fondati sullesito di un complesso di investigazioni svolte da vari organi di polizia giudiziaria, in particolar modo a partire dalla seconda metà degli anni Novanta fino ad oggi. Dalle attività dindagine sono emersi elementi in relazione al suo rapporto di cointeressenza con il vertice del mandamento mafioso di Trapani.
Confisca per 20 milioni di euro ad imprenditore "vicino" a Cosa nostra
Definitivamente sottratti al 57enne imprenditore trapanese Pietro Funaro, ritenuto vicino agli ambienti di Cosa nostra, beni per un valore di 20 milio...
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