Leopoldo Laricchia, questore di Palermo e Concetta Martinez Montinaro hanno consegnato l'olio ricavato dalla molitura delle olive generate da alberi piantati nel " Giardino della Memoria" , lo spazio adiacente al tratto autostradale dove avvenne la strage di Capaci, agli arcivescovi delle diocesi di Palermo e Monreale , del Vescovo di Cefalù e dell'Eparca di Piana degli Albanesi.
I colli contenenti le bottiglie dell'olio di Capaci sono stati presi in consegna da sedici poliziotti della Questura ed in un corteo di otto auto della Polizia di Stato , hanno lasciato il Giardino della Memoria di Capaci diretti nelle altre questure della Sicilia per affidarlo a questori che ne cureranno personalmente la successiva consegna ai vescovi. In questo modo l'olio della memoria arriverà in tutti gli angoli della Sicilia portando con se un rinnovato messaggio di speranza.
Proprio da quegli ulivi , piantumati su quella terra macchiata dal sangue dei servitori dello Stato, è cominciato un percorso di rinascita , portato avanti dalla questura di Palermo e dall'Associazione Q.S.15, che ha dato luogo ad una piccola produzione di olio , grazie al contributo offerto dai giovani liceali dell'Istituto superiore " Majorana" e da minori rinchiusi presso l'Istituto Penale per Minorenni " Malaspina" all'interno di un progetto chiamato " Laboratorio Giardino della Memoria".
Grazie alla colaborazione della Coldiretti e dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo è potuta avvenire la produzione dell'olio di Capaci che sarà utilizzato dalla Chiesa siciliana nel corso dell'anno liturgico.