Cronaca

Corruzione, concorsi truccati e raccomandazioni per diventare vigili del fuoco [VIDEO]

L’indagine è stata avviata dai Carabinieri nel giugno 2020

Laura Spanò

Questa indagine dei carabinieri di Alcamo e che ha scoperchiato presunti epidosi corruttivi per il superamento delle prove di esame (svolte tra il 2017 e il 2018) di alcuni concorsi pubblici prende le mosse da pregresse risultanze investigative acquisite dalla Sezione Forestale presso la Procura di Trapani nell'ambito dell'inchiesta "Artemisia" su collegamenti tra massoneria e pubblica amministrazione.

Nel corso di una perquisizione nell'abitazione di uno degli indagati, i militari della Sezione di PG della Forestale hanno rinvenuto un libreccino, un elenco di nomi con cifre segnate affianco. E una mazzetta da 7 mila euro.

Le prove che per vincere concorsi nei – Vigili del Fuoco e Polizia – e nella Polizia penitenziaria – c'era un sistema ben oleato. Un “sistema” di cui si occupava Giuseppe Pipitone, alcamese, direttore ginnico sportivo e vice dirigente dei vigile del fuoco, finito in carcere su ordine del gip Massimo Corleo e su richiesta del pm della Procura di Trapani, Francesca Urbani.

Stamane i Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 14 persone (1 in carcere, 3 ai domiciliari e 10 sottoposti all’obbligo di dimora) per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.

L’indagine è stata avviata dai Carabinieri nel giugno 2020. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche che il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali. A preparare fisicamente gli stessi, e tutto questo a fronte della promessa e successiva dazione di denaro (fino a € 3.500 a candidato per un posto nei vigili del fuoco e € 5000 nella polizia).

In sintesi, secondo l’ipotesi accusatoria, il Pipitone (destinatario della misura restrittiva in carcere) avrebbe celato dietro un’apparente scuola di preparazione per concorsi, un vero e proprio meccanismo illecito di collocamento nella pubblica amministrazione avvalendosi dei propri contatti con soggetti che rivestivano ruoli essenziali nelle procedure concorsuali in vari corpi dello Stato, in primis quello di appartenenza.

Tra i soggetti che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, ci sono complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un Ispettore dei Vigilidel Fuoco (poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo iscritto presso la Procura di Benevento), due poliziotti (quest’ultimi rispettivamente sottoposti alle misurecautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Trapani) e gli stessi presunti corruttori, risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni”.

Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

I nomi degli indagati

In carcere finisce Giuseppe Pipitone, 54 anni, di Alcamo. Agli arresti domiciliari l’alcamese Vincenzo Faraci, 47 anni; Filippo Alessandro Lupo, originario di Marettimo, 59 anni, e Francesco Renda, pure lui nato ad Alcamo, 26 anni.

Obbligo di dimora per Vittorio Costantino (Palermo), 53 anni, Roberto Di Gaetano (Alcamo), 21 anni, Mauro Parrino (Alcamo) 29 anni, Antonino Pirrone (Alcamo) 24 anni, Davide Castrogiovanni (Alcamo), 26 anni, Silvia Pisciotta (Erice), 31 anni, Giacomo Rizzotto (Salemi), 29 anni, Mattia Turin (Dolo) 26 anni, Andrea Doretto (San Donà di Piave), 31 anni, Alessio La Colla, (Alcamo), 28 anni.

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