Cronaca

Covid/19. Sale ancora il numero dei contagiati in Provincia di Trapani

Trapani rimane la città con più casi

Redazione

Il numero dei contagiati in provincia è così suddiviso per Comune:

Alcamo 347, Buseto 4,Calatafimi 10, Campobello 18 Castellammare 74, Castelvetrano 155; Custonaci 40; Erice 91, Favignana 4, Gibellina 23,Marsala 295, Mazara 307, Paceco 50, Pantelleria 54, Partanna 26, Poggioreale 1, Salaparuta 1, Salemi 29, Santa Ninfa 3, Trapani 534, Valderice 55, Vita 3, San Vito Lo Capo 46, Petrosino 12. Deceduti 46- Guariti 996

I Tamponi parziali alla data di oggi sono 621, i tamponi per ricerca antigene 519.

Intanto in Sicilia sono stati attivati otto centri per la raccolta del plasma iperimmune, tra questi anche Trapani potrà raccogliere il plasma per la cura del Covid-19. Si tratta dei Policlinici di Palermo e Catania, delle Asp di Ragusa, Trapani e Caltanissetta e delle Aziende ospedaliere Garibaldi (Ct), Papardo (Me) e Villa Sofia-Cervello (Pa), già in possesso dei requisiti specifici previsti dalle Linee guida per la produzione del plasma iperimmune anti Sars-Cov2 e collegati alle Unità cliniche di trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. L’Asp di Trapani, è stata autorizzata dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’ assessorato regionale della Salute per effettuare il servizio trasfusionale. Si tratta di una cura ancora in fase sperimentale, ma ha già prodotto risultati positivi.

Tutti i Centri trasfusionali della rete sanitaria siciliana possono raccogliere plasma iperimmune ad uso compassionevole da destinare al trattamento di pazienti affetti da Covid-19. Lo ha stabilito l’assessorato regionale alla Salute anche dopo un confronto con il Centro nazionale sangue, considerata la recrudescenza dell’emergenza pandemica su tutto il territorio nazionale.

Va ricordato che, alla fine della scorsa primavera, la Regione Siciliana ha aderito al protocollo “Tsunami study” – nato sotto l’egida dell’Iss e dell’Aifa – individuando da subito otto strutture trasfusionali e inserendole nel gruppo nazionale dei trials clinici.

«Stiamo assistendo a una straordinaria partecipazione dei siciliani alla donazione del plasma iperimmune per aiutare chi è ancora affetto da Covid-19. È uno dei processi in atto per tentare di combattere questo nemico invisibile. Noi ci siamo mossi già in primavera aderendo al progetto nazionale e adesso allarghiamo ulteriormente la capacità di raccolta. Sinceramente non sono sorpreso dalla risposta dei cittadini perché, come sempre, quando necessario, la Sicilia è presente».

Proprio per le caratteristiche di "iperimmunità" del plasma richiesto, non tutti i soggetti già affetti da Covid-19 possono donare. Occorre, infatti, che il plasma abbia una massiccia presenza di anticorpi neutralizzanti: il titolo infatti dovrà risultare, sulla base degli opportuni "test di neutralizzazione", superiore a 1:160. Per donare è necessario inoltre essere guariti dal Covid da almeno 14 giorni e deve essere comprovata la negatività del donatore attraverso un tampone molecolare già effettuato.

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