Crocetta chiude le Province

Il Governo regionale presenterà all'Assemblea Regionale Siciliana un disegno di legge per l'abolizione delle Province.  La decisione maturata ieri sera nel corso della seduta di giunta. Una decisione che è stata presa a denti stretti, forse più subìta che sposata con convinzione, frutto della insistenza del Movimento 5 Stelle e della disponibilità del Governatore. Ieri sera, dopo il Pd, anche l'Udc ha dato il suo assenso (non poteva fare diversamente, vista la posizione nella recente campagna elettorale). Resta critica la posizione del Pdl che contesta il provvedimento, che invece è stata bandiera del leader Berlusconi, mentre stappano bottiglie di champagne quelli del movimento 5 Stelle che ottengono una nuova significativa vittoria che premia il loro programma elettorale. Il disegno di legge Crocetta prevede l'abolizione delle nove Province regionali che saranno sostituite da liberi consorzi tra comuni. I dipendenti delle Province andranno a collocarsi nei comuni e alla Regione, mentre spariranno gli I.A.C.P., Istituti autonomi case popolari. Secondo alcune stime le Province siciliane, 350 tra presidenti e consiglieri provinciali, costano più di settecento milioni all'anno, tra indennità di carica e gettoni di presenza in aula e nelle commissioni, spese di rimborso chilometrico etc. A questa somma si aggiunge quella spesa per le varie consulenze esterne (la Corte dei Conti stima siano oltre trecento attualmente gli incaricati) e per enti, società e consorzi delle cosidette partecipate (in questi giorni Trapani ne ha chiuso alcune).