Crocetta: "Confusione tra Province e Comuni". Protesta per possibili cancellazioni

Aree metropolitane a Palermo, Catania e Messina e cancellazione dei Comuni limitrofi al di sotto dei 5.000 abitanti. Gli altri enti locali si aggregh...

Niki Mazzara

Aree metropolitane a Palermo, Catania e Messina e cancellazione dei Comuni limitrofi al di sotto dei 5.000 abitanti. Gli altri enti locali si aggregheranno tra loro creando i Consorzi. Si tratta di uno degli scenari possibili della riorganizzazione amministrativa dell'isola dopo l'abolizione delle Province sul quale si è già accesa la protesta delle piccole amministrazioni comunali - sono circa 200 nell'Isola - che potrebbero essere cancellate. I Comuni con densità pari o minore a 5000 abitanti, infatti, vedrebbero le loro competenze, responsabilità e bilanci confluire direttamente nei Consorzi e sarebbero da questi direttamente amministrati per tutti i servizi ed accorpati ai comuni limitrofi per le attività di pertinenza comunale. Al momento si tratta solo di una proposta, una delle soluzioni individuate dai tavoli tecnici tenutisi nelle scorse settimane all'Assessorato regionale alle Autonomie locali su iniziativa dell'assessore Patrizia Valenti. Perplessità sono già state espresse dai gruppi di opposizione all'Ars, che sottolineano l’importanza di mantenere la figura del sindaco eletto dal popolo, e anche da parte dei vertici di Anci Sicilia che hanno paventato il rischio di “andare troppo avanti e generare confusione”. E di confusione ha parlato anche il presidente Crocetta ribadendo che le proposte sulle quali si è scatenato il dibattito non sono del governo: "Il testo dell'esecutivo - ha precisato il presidente della Regione - sarà pronto la prossima settimana per essere inviato all'Aula, dopo una verifica politica con i capigruppo". Crocetta ha evidenziato quelli che saranno i punti chiave della proposta di legge: l'avvio dei Consorzi dei Comuni - con la definizione delle modalità d'attuazione, l'istituzione delle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e le norme transitorie sulle Province che stabiliscono lo sfoltimento delle competenze, ad esempio il passaggio della gestione degli istituti scolastici ai dalle ex Province ai Comuni. "Un primo passo verso la spending review - ha concluso il presidente - che ci conduce verso la riforma vera e propria". Dall’ultimo censimento effettuato nel 2009 risulta che la popolazione siciliana è di circa 5 milioni e 600 mila unità. Di queste, 1 milione e 800 mila vive nelle tre grandi città di Palermo, Catania e Messina. Ampliando le aree metropolitane ai circondari di queste città si raggiungerebbe una popolazione di circa 2 milioni e 200 mila persone che sarebbero, quindi, amministrate da questi "super Comuni". I Consorzi che - in base ai parametri ipotizzati - potranno essere non meno di sette e non più di ventidue quindi, dovrebbero trovarsi a gestire i servizi per circa 3 milioni e 400 mila persone. Per sapere quale sarà lo scenario scelto dal governo regionale non resta che aspettare qualche settimana.

Leggi l'articolo completo su Trapani Oggi
Navigazione

Categorie

Home Cronaca Attualità Sport Politica Salute Video

Comuni

1AlcamoBuseto PalizzoloCalatafimiCalatafimi SegestaCampobello di MazaraCastellammare del GolfoCastelvetranoCastelvetrano SelinunteCustonaciEgadiEriceFavignanaFulgatoreGibellinaLampedusaLevanzoMarausaMarettimoMarsalaMazara del ValloMenfiMisiliscemiPacecoPantelleriaPartannaPetrosinoPoggiorealeSalaparutaSalemiSan Vito Lo CapoSanta NinfaScopelloSelinunteTrapaniTrapani-EriceValdericeVita

News24

Sicilia Italia Mondo