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Daidone, Pd. Forse è il momento di lasciare

Con una accorata lettera aperta che ha voluto caratterizzare con il titolo “Scusate se ho disturbato! “, il capogruppo del Pd in consiglio provinciale...

Niki Mazzara

Con una accorata lettera aperta che ha voluto caratterizzare con il titolo “Scusate se ho disturbato! “, il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Salvatore Daidone tira le somme della sua attività in consiglio e si interroga sulla opportunità o meno di restare e/o addirittura di ricandidarsi. Daidone si interroga infatti sull' aver, o meno, “ sbagliato tutte le analisi che in questi anni mi hanno portato a sviluppare il mio impegno, malgrado la passione e la tenacia che mi hanno sostenuto in questo molteplice e variegato impegno civico che forse non sono riuscito a portare a termine secondo il dettame del termine giuridico del “ buon padre di famiglia”. Tra esse, “ le problematiche della società partecipata Megaservice S.p.A., portata al fallimento amministrativo e le sue maestranze senza futuro lavorativo” sull' Airgest, “la nostra società che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani – Birgi, sì proprio quella società alla quale siamo costantemente chiamati ad “attenzionare” annualmente e ad affrancare i debiti societari” consiglieri chiamati “ solo a votare atti deliberativi che servono a ripianare i debiti accantonandone le somme, ma non ci è dato approfondire e conoscere i rapporti contrattuali tra la società e l’unico vettore che è la compagnia Ryanair; né possiamo avere riscontro di tutti coloro che annualmente vengono assunti temporaneamente” perché “fare un bando pubblico e garantire trasparenza per un posto di lavoro nuoce gravemente alla politica e alla società, pur se pubblica, e a cui la legge dà indirizzi ben precisi sul reclutamento del personale, anche se la Provincia ne è azionista di maggioranza. Scusate se penso che in tal modo i politici e i vertici di Airgest, che ne sono espressione, possono operare indisturbati”. E poi, continua Daidone, “ scusate se mi indigno per un “fantomatico” concorso pubblico per ricoprire una dirigenza rimasta vuota, volutamente negli anni, perché non si è voluti seguire certi crismi di trasparenza e regolarità legislativa, prova ne sono i vari provvedimenti di annullamento e attualmente di non ben chiara determinazione .scusate se ho pensato male delle delibere di Giunta Provinciale del 30 Agosto u.s. approvate , nel giro di qualche ora, a pochi minuti dallo scoccare il termine ultimo per le dimissioni dell’ex Presidente della Provincia, affinché lo stesso potesse successivamente candidarsi alle elezioni Regionali e con le quali delibere si sono impegnate circa 900.000 euro, svuotando finanche il fondo di riserva dell’Ente “., Tutte cose cui fa da contraltare “ lo stato di agonia in cui versa la Fondazione Orestiadi di Gibellina e non ultimo anche il Consorzio Universitario e confrontandoli con i profumi e sapori delle varie sagre e cassatelle…., mentre è possibile che non si possano effettuare interventi a sostegno dell’edilizia scolastica e delle strade provinciali perché non ci sono le coperture finanziarie, per non parlare dell’impiantistica sportiva tra cui spiccano alcuni esempi degni di grande efficienza… gestionale: la piscina Provinciale di Gibellina chiusa da oltre un anno, la struttura polivalente di Petrosino per la quale non si trovano i fondi per ripristinare gli impianti a seguito di un furto di rame di origine dolosa e la struttura polivalente di contrada Crocci a Valderice, rimasta parzialmente inutilizzabile in seguito ad atti vandalici e per i quali successivamente l’Ente Provincia non è riuscita a renderla totalmente fruibile nonostante la buona volontà di privati che hanno manifestato interesse alla gestione completa della struttura”. Daidone continua il suo excursus parlando “ di una strategica riserva naturale come quella di Monte Bonifato che, per un incendio doloso, può mandare in fumo 50 ettari di terreno, di cui una decina a bosco, a causa dei mancati interventi di messa in sicurezza dell’area da parte della Provincia; invece si continua, nell’anno 2012, a reperire somme per ripristinare la dispendiosa e forse inutile passerella in legno che collega le spiagge di Alcamo Marina e Castellammare del Golfo, già semi distrutta dagli eventi atmosferici a fine anno 2011”e ancora della “determina dirigenziale che istituiva la Polizia Provinciale e che è stata ritenuta inutile e dispendiosa, con costi già consolidati di almeno 150.000 euro per i costi di formazione e istituzione del corpo, ma nel contempo le somme per il suo avvio possono essere utilizzate per fare altro… . “ La chiusa della nota è quindi dedicata alla “ intrigata e complessa vicenda della stabilizzazione dei precari dell’Ente Provincia , soggetti, questi ultimi, che sono stati presi letteralmente in giro da false promesse politiche, rivelatesi per intero prive della pur minima fondatezza, tanto da essere stati parzialmente stabilizzati con un contratto che prevede una diminuzione del 20% delle ore lavorative rispetto a prima , storia di un evento purtroppo annunciato ma, mentre questo processo di stabilizzazione trova un percorso tortuoso, complesso, ma ancora oggi dubbioso perché, a parere di molti ( anche il mio), fuori dall’applicazione regolare della legge”, per poi, tra il 21 e il 31 di Dicembre 2012, tornare in auge “ il famoso “concorsino” per dirigente incaricato, questa volta calato e formalizzato con una graduatoria per soli titoli di cui si poteva certamente fare a meno, tanto era noto a tutti chi avrebbe raggiunto il massimo punteggio per tornare a ricoprire quel posto che tanta gola aveva fatto sin da 2010, quando l’ex Presidente destituì il precedente Dirigente incaricato” e la scoperta che “ già tra la fine di Giugno e la seconda decade di Luglio 2012, l’ Ente ha sforato il patto di stabilità, ma il Consiglio Provinciale non veniva informato”. Insomma, un elenco di cose non fatte, fatte o fatte male, a detta del consigliere Daidone, ma che di certo accendono i riflettori sul modo, non sta noi dire quale, di amministrare l'Ente Provincia facendo ingenerare in tanti il sospetto che cancellare la Provincia, alla fine, non sia utile solo economicamente, ma forse opportuno se non necessario.

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