Dalla roulette alla strummula, alcuni giochi della tradizione siciliana e non solo

Giochi e passatempo della tradizione

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Oggigiorno i ragazzi non sono più abituati a giocare per le strade con i loro compagni e tendono a trascorrere il tempo libero davanti a PC, tablet e smartphone. Ma che ne è stato di oggetti che servivano ai giovanissimi a passare le ore socializzando e che venivano tramandati di generazione in generazione? Oggi vi facciamo fare un tuffo nel passato parlando di alcuni giochi che, se avete dai trent’anni in sù, è probabile che vi riportino con la memoria ai pomeriggi trascorsi nei cortili con gli amici e a momenti passati insieme ai familiari in un clima gioviale e spensierato.La trottola o strummula, in siciliano

Un pezzo di legno dall’inconfondibile forma a cono e capace di girare velocemente su se stesso grazie a una corda che veniva arrotolata attorno ad esso. Le origini risalgono ai Greci e ai Romani e le regole con cui giocare potevano essere diverse, a seconda della regione o del gruppo di amici. Una modalità di gioco prevedeva il disegnare delle linee a terra per delineare il campo di gioco e stabilire quanti colpi (“pizziate”, in siciliano) ogni partecipante avrebbe potuto dare alla propria trottola allo scopo di farla girare il maggior tempo possibile.La tombola e la roulette

Due giochi che si basano sui numeri e sulla sorte e a cui forse hai giocato quando eri bambino, in famiglia e sotto Natale.

La tombola ha come obiettivo il completare il più velocemente possibile la propria cartella che riporta quindici dei 90 numeri che vengono estratti uno alla volta. Esiste una versione trapanese di questo gioco a cui ad ogni numero corrisponde un concetto, ad esempio l’1 è “Pippineddru”, il 16 “Si rici ma nun si fa” e il 66 “I corna”.

Anche nel caso della roulette le origini del gioco risalgono ai Romani, quando i soldati scommettevano facendo girare uno scudo con dei segni e una lancia. Un altro gioco italiano risalente al 1600-1700 e che ha influenzato le origini della roulette è stato il “birbisso”, una sorta di tombola composta da palline con all’interno un biglietto su cui era segnato un numero e un tabellone in cui i giocatori posizionavano le monete scommettendo sui numeri che consideravano che sarebbero potuti uscire.

Oggigiorno se si è appassionati di roulette non bisogna aspettare Natale né recarsi per forza a un casinò per giocare qualche partita, grazie a versioni online del gioco è possibile divertirsi alla roulette comodamente da casa. È sorprendente pensare come la tecnologia abbia influito anche i giochi più antichi, rendendoli più moderni e ma non cambiando l’esperienza di gioco e divertimento.

La lippa o “a Mazza”Una sorta di antenato del baseball americano, per giocare a questo gioco serviva innanzitutto trovarsi all’aria aperta (o almeno questo è ciò che avrebbero voluto mamma, papà e la credenza del salotto) e un paio di bastoni, spesso ricavati da manici di scopa. Al legno più corto venivano create due punte e dopo averlo posizionato per terra il giocatore doveva colpirlo con il bastone più lungo e farlo volare alla giusta altezza per poterlo poi colpire e lanciare il più lontano possibile, proprio come un battitore dei New York Yankees.

Questi sono solo alcuni dei giochi che hanno allietato l’infanzia di diverse generazioni, fino a pochi decenni fa. Se vuoi ricordarne altri ti consigliamo di leggere questo articolo del Corriere della Sera e di scoprire i loro nomi nelle diverse regioni italiane.

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