Attualità

Detenuti impiegati per lavori di pubblica utilità

Il "rosso della vergogna" della pista ciclabile di Erice sarà rimosso dai detenuti della Casa circondariale di Trapani inseriti nel progetto “Una citt...

Ornella Fulco

Il "rosso della vergogna" della pista ciclabile di Erice sarà rimosso dai detenuti della Casa circondariale di Trapani inseriti nel progetto “Una città pulita è motivo di gioia e sprona all'allegria”, nato dall'accordo fra l’amministrazione comunale di Erice, la Direzione dell'Istituto di pena e l'Ufficio esecuzione penale esterna di Trapani. I detenuti, nella fase finale del loro percorso carcerario, eseguiranno gratuitamente lavori di pubblica utilità in favore della comunità ericina. I lavori sono partiti stamane, proprio in prossimità della Casa circondariale. "Abbiamo simbolicamente voluto impiegare Vito, Marco e Sandro - spiega il sindaco Giacomo Tranchida - consentendogli di rendersi utili e di iniziare a reintegrarsi nel cotesto sociale. Nello specifico, cominciando col rimuovere la vernice spalmata dalla ditta impegnata nei lavori della ciclabile – a cui non solo abbiamo revocato l’appalto ma che abbiamo chiamato in giudizio e per molte centinaia di migliaia di euro". I detenuti saranno impiegati anche per lavori di scerbatura, potatuta e piantumazione di piante nel quartiere di San Giuliano e per piccole manutenzioni. Il Comune ha, ovviamente, provveduto a stipulare l'assicurazione Inail e a fornire l'abbigliamento adatto e i necessari dispositivi di sicurezza. I soggetti prescelti sono nella condizione di fruire di misure alternative alla carcerazione e possono essere ammessi al lavoro all'esterno. La precedenza viene assicurata a coloro che hanno seguito e superato i corsi professionali di “Aiuto agricolo” o “Addetto giardiniere” svoltisi presso la Casa circondariale. La durata dell'accordo è di un anno con possibilità di rinnovo. Il calendario di interventi e attività da realizzare sarà redatto dai responsabili della Casa circondariale e del Comune di Erice con cadenza periodica. L'accordo prevede, per valutare la positività dell'esperienza e monitorarne in "itinere" l'effettivo raggiungimento degli obbiettivi, incontri ogni due fra operatori degli enti coinvolti. Gli educatori dell’Istituto di reclusione e gli assistenti sociali dell'Uepe svolgeranno, inoltre, le funzioni assegnate loro dalla normativa penitenziaria.

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