Mentre il presidente francese Macron è impegnato in vertici bilaterali con Putin prima e il presidente ucraino Zelensky poi Di Maio di fronte alle commissioni congiunte Esteri e difesa ha detto: " La crisi ucraina è al centro dell'agenda europea e internazionale del Governo. Lavoriamo per evitare il rischio di un conflitto militare. La Nato non può certamente rinunciare al principio della " Porta aperta" e agli impegni assunti verso Kiev e Tbilisi assunti nel 2008 al vertice di Bucarest che permettono l'entrata dell'Ucraina e della Georgia in un momento futuro".
Ha precisato il ministro: " Stiamo interagendo con i nostri partner per definire un pacchetto di misure sostenibili , graduali e proporzionali". Di Maio ha parlato di un lavoro in corso di svolgimento in ambito europeo ad un impianto di eventuali sanzioni di vario tipo e di varia intensità che siano soprattutto impegnate in quanto a efficacia nel segnalare gli elevatissimi costi a Mosca che un'eventuale sua offensiva potrebbe causare contro l'Ucraina.