La Guardia di finanza del comando provinciale di Siracusa ha denunciato due persone: un funzionario dell'Ente, per abuso d'ufficio, ed il titolare di una società toscana affidataria del servizio di supporto all'ufficio Tributi per le attività di recupero delle entrate comunali, per frode alle pubbliche forniture.
Il funzionario, insieme ad un gruppo di altre 14 persone, hanno ricevuto una segnalazione alla Corte dei Conti. Basti pensare al caso in cui un bambino di tre anni è risultato tra i destinatari di una pretesa erariale di all'incirca 11mila euro per anni d'imposta che vanno dal 2015 al 2019.
I finanzieri del Comando provinciale di Siracusa hanno eseguito l'indagine. I militari della Tenenza di Pachino, sotto la direzione del luogo tenente Carmelo Lombardo, hanno effettuato i controlli, per il periodo 2014-2019, le procedure adottate dal Comune di Pachino per gestire i tributi locali ( Imu- Tari). Hanno riscontrato si legge in una nota delle Fiamme gialle, " numerosi avvisi di accertamento decaduti per i termini di notidica che hanno provocato un mancato incasso nelle casse comunali per diversi milioni di euro".
L'attività dei finanzieri, contesta l'accusa, avrebbe consentito di " rilevare l'esistenza per quegli cinque anni d'imposta ( 2014-2019) delle cartelle pazze". Sarebbe venuto fuori che la società esterna affidataria del servizio di supporto all'ufficio tributi per le attività di recupero delle entrate comunali avrebbe " prodotto numerosi atti di accertamento esecutivi per diversi milioni di euro, successivamente oggetto di annullamento o rettifica, riportanti debiti tributari inesistenti o eccedenti l'importo dovuto".