Cerimonia funebre sobria ed essenziale quella di questa mattina a Genova per ricordare Alice Scagni, la donna 34enne, uccisa domenica sera con una coltellata dal fratello Alberto adesso in carcere. L'assassino ha distrutto due famiglie. In chiesa i genitori di Alice e Alberto erano seduti impietriti, sgomenti e distrutti, vicino a loro il marito, che con lo sguardo perduto è arrivato con il piccolo figlio in braccio ma lo ha lasciato fuori ad un parente.
Il funerale, per espressa volontà dei famigliari, è stato celebrato dal parroco Pierluigi De Giacomi nella chiesa della Consolazione di via XX Settembre il quale ha affermato: " Ho pensato all'enciclica di Giovanni Paolo Secondo che parla della misericordia, cioè di quel tipo di amore che riesce a sollevare l'uomo dalle abissali cadute e lo libera dalle più grandi minacce".
Colmo di rabbia il messaggio di un'amica della vittima, Sabrina: " Non è giusto, cinque segnalazioni per poter scongiurare la tua tragedia cara Licia, ma nessuno ha voluto dare importanza alla pericolosità di quel mostro che in modo vile e barbaro ti ha uccisa".