Cinque silos per lo stoccaggio dell'olio e una vasca in acciaio per la raccolta di liquidi sono stati rubati dalla sede dell'oleificio Fontane doro in contrada "Erbe bianche" a Campobello di Mazara. Tagliati anche tutti i cavi elettrici allinterno dei pozzetti di controllo dellimpianto di illuminazione pubblica della struttura e divelta parte della rete di recinzione esterna. Il furto, presumibilmente avvenuto tra la fine di dicembre e la metà del mese di gennaio, è stato scoperto solo nei giorni scorsi. L'impianto di produzione è stato confiscato alla mafia ed è entrato a far parte dei beni comunali. Tra i suoi proprietari figuravano Giuseppe e Francesco Indelicato, arrestati nel 2009 insieme ad altre persone ritenute fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro nellambito delloperazione Golem. Nella struttura, lo scorso mese di settembre, il Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Trapani, che l'aveva ricevuta in comodato gratuito, aveva allestito un centro per laccoglienza dei lavoratori extracomunitari stagionali impegnati nella raccolta delle olive. La struttura, dopo la partenza degli ultimi ospiti, era stato chiusa in attesa che il Comune di Campobello di Mazara ne rientrasse in possesso. Di quanto era accaduto ci si è resi conto al momento di un sopralluogo. Secondo i piani dell'amministrazione comunale l'immobile ospiterà gli uffici della Polizia municipale e una parte del Settore tecnico del Comune. Lo ha confermato il sindaco Giuseppe Castiglione.
Furto all'oleificio "Fontane d'oro" confiscato alla mafia
Cinque silos per lo stoccaggio dell'olio e una vasca in acciaio per la raccolta di liquidi sono stati rubati dalla sede dell'oleificio Fontane doro...
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