Attualità

Genitori in campo e figli a tifare, partita di calcio di "Bambinisenzasbarre" alla Casa circondariale

Una partita di calcio per sostenere la Campagna sui diritti dei bambini figli di detenuti: grazie alla collaborazione del Dipartimento dell’Amministra...

Ornella Fulco

Una partita di calcio per sostenere la Campagna sui diritti dei bambini figli di detenuti: grazie alla collaborazione del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria "Bambinisenzasbarre" ha organizzato la seconda edizione della manifestazione nelle carceri di tutta Italia. Sono oltre 100 mila, ogni anno, in Italia i bambini che vivono l'esperienza di avere un genitore recluso e che spesso vengono emarginati solo perché figli di detenuti. Stamane si è giocato anche alla Casa circondariale di Trapani dove le due squadre di detenuti hanno potuto assaporare l'entusiasmo e l'incoraggiamento di "tifosi" speciali, i propri figli o nipoti che, insieme ad altri familiari, hanno avuto accesso alla struttura. Un'occasione per abbracciarsi e stare insieme più liberamente rispetto ai consueti "colloqui" sotto un bel cielo azzurro e accompagnati dallo sguardo vigile ma discreto dei poliziotti penitenziari. Erano presenti il direttore, Renato Persico, il comandante della Polizia Penitenziaria, Giuseppe Romano, il responsabile dell'Area educativa, Antonio Vanella, gli educatori in servizio e la magistrato di Sorveglianza Chiara Vicini. Sul nuovo campo di erba sintetica realizzato nelle adiacenze del nuovo padiglione detentivo da poco attivato, i detenuti sono scesi in campo indossando le magliette azzurre e gialle di "Bambinisenzasbarre" su cui campeggiava la scritta “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”. In totale si è giocato in circa 30 Istituti penitenziari e a partecipare sono stati, in tutta Italia, oltre 400 persone detenute. Nei carceri dove non c'era a disposizione un campo da calcio si è giocato a ping pong, a calcio balilla o a pallavolo. La partita di calcio di "Bambinisenzasbarre” fa parte delle iniziative della Campagna nazionale di sensibilizzazione “Non un mio crimine ma una mia condanna. I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”, per promuovere, dal 20 novembre al 20 dicembre, la “Carta dei figli dei detenuti”. Il documento, rinnovato lo scorso settembre dal ministro della Giustizia Orlando, dalla Garante dell’Infanzia Albano e da "Bambinisenzasbarre", riguarda tutti i bambini che entrano in carcere per incontrare i propri genitori e che, oggi, vedono i propri bisogni - e quello di mantenere un legame con il padre o la madre è certamente essenziale - trasformati in diritti. [metaslider id=95848]

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