Attualità

Giornata mondiale della Salute, l'Oms impegnata a garantire cibo sicuro

A meno di un mese dall'avvio di Expo 2015 a Milano, il cibo è oggi protagonista, in occasione della Giornata mondiale della Salute che si celebra, ogn...

Ornella Fulco

A meno di un mese dall'avvio di Expo 2015 a Milano, il cibo è oggi protagonista, in occasione della Giornata mondiale della Salute che si celebra, ogni anno, nell’anniversario della fondazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità avvenuta nel 1948. L'edizione di quest’anno è dedicata alla sicurezza alimentare. Sono, infatti, oltre duecento le malattie e i disturbi di origine alimentare – dalla diarrea al cancro – che provocano circa due milioni di decessi all’anno nel mondo. «La produzione alimentare è stata industrializzata e il commercio e la distribuzione sono stati globalizzati», ha detto il direttore generale dell’Oms Margaret Chan - e questi cambiamenti introducono molteplici occasioni per il cibo di venire contaminato da batteri nocivi, virus, parassiti o sostanze chimiche pericolose». L’Organizzazione mondiale della Sanità sta conducendo un’ampia analisi sull’incidenza mondiale delle malattie di origine alimentare i cui risultati preliminari saranno resi noti in ottobre. I dati del 2012 infatti, indicano che nel mondo sono stati 582 milioni i casi di patologie di origine alimentare che hanno portato a 351mila decessi, la maggior parte dei quali dovuti a agenti patogeni come la Salmonella Typhi (52mila morti), l'Escherichia Coli (37mila) e i Norovirus (35mila). Oltre ai bambini i più vulnerabili sono risultati gli anziani e le persone già malate. Il ruolo dei governi è, ovviamente, fondamentale nell’adozione di misure di sicurezza lungo tutta la catena che, dalla produzione conduce al consumo del cibo, garantendo anche gli adeguati controlli transfrontalieri in un mondo sempre più globalizzato. Anche la resistenza antimicrobica è una crescente preoccupazione per la salute globale. L’uso eccessivo di antibiotici è considerato la causa della diffusione di microrganismi resistenti alla loro azione, con una conseguente perdita di efficacia delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica. Batteri resistenti negli animali possono essere trasmessi all’uomo attraverso il cibo. Èdi stretta attualità l’allarme lanciato in Gran Bretagna sulla diffusione di una nuova generazione di batteri resistenti agli antibiotici. Tra i più insidiosi c’è proprio l’Escherichia Coli. L’educazione è un altro fattore essenziale per garantire che tutti conoscano e rispettino le misure minime di igiene nel maneggiare, preparare e consumare i cibi. L'Oms ha redatto una lista di “Cinque punti chiave per alimenti più sicuri”: fare massima attenzione alla pulizia, separare sempre gli alimenti crudi da quelli cotti, cuocere bene gli alimenti, mantenerli alla giusta temperatura e utilizzare solo acqua e materie prime sicure.

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