"I 100 chilometri tra Trapani e Palermo", incontro-dibattito sulla mafia

“I 100 chilometri tra Trapani e Palermo”, questo il tema dell’incontro dibattito in programma lunedì prossimo, con inizio alle 17, nella sala conferenze del Seminario vescovile in via Cosenza, a cui parteciperanno esponenti del mondo della magistratura, dell’informazione e dell’impegno sociale contro le mafie. Organizzato nell’ambito della manifestazione “Non ti scordar di me”, promossa dal Comune di Erice e da Libera nel trentennale della strage mafiosa di Pizzolungo, l’incontro dibattito viene realizzato assieme all’associazione "Trapani per il futuro". Interverranno i magistrati Paolo Guido e Andrea Tarondo, Sostituti procuratori della Repubblica rispettivamente a Palermo e a Trapani, Santo Della Volpe, presidente della Federazione nazionale della Stampa, Umberto Di Maggio, coordinatore regionale di Libera in Sicilia. Modererà l’incontro il giornalista e scrittore Francesco La Licata. Prendendo spunto dai “cento passi” di Peppino Impastato, l’incontro vuole mettere a confronto le esperienze degli ultimi trent'anni, a Trapani e a Palermo, sotto i punti di vista delle indagini, dell’informazione e dell’impegno della società civile. Ci sono stati certamente punti di contatto ma è evidente che, spesso, non è stata identica la reazione dinanzi ai crimini mafiosi, ai fatti di sangue e alle infiltrazioni nel tessuto sociale economico ed imprenditoriale. E così la distanza tra Trapani e Palermo si è quasi estesa ancora di più, talvolta tanto da apparire abissale. La magistratura in più occasioni, con le indagini dirette dalla Procura antimafia di Palermo e dalla Procura di Trapani, ha mostrato evidenti punti di contatto, uno per tutti il tritolo usato per la strage di Pizzolungo, risultato non solo identico a quello utilizzato nel 1984 per l’attentato al treno rapido 904, ma identico anche a quello impiegato nel 1989 nel fallito attentato dell'Addaura contro Giovanni Falcone.