Attualità

Il fine settimana letterario: " Lollo e il Ponte dell'Arcobaleno".

Un libro per bambini ma che piacerà anche agli adulti. Genitori e non.

Redazione

" Lollo e il Ponte dell'Arcobaleno" ( testo di Emanuela Busà e illustrazioni di Francesca Rossi; Glifo Edizioni) è un libro che conquista i bambini ma ha la capacità tipica dei grandi testi destinati ai più piccoli di commuovere anche gli adulti. L'opera è una storia d'amore di una mamma per suo figlio, un tenero bimbo con degli occhiali grandi e rotondi, e di un bimbo per il suo amato cane Nina. Lollo detesta la pioggia e odia portare con sè l'ombrello. Puntualmente lo lascia a casa e dopo gli viene sempre il raffreddore. " Tesoro se uno starnuto vuole uscire niente può fermarlo" gli dice ad un certo punto la madre. " Senza la pioggia- continua la mamma- non esisterebbero i fiori e nemmeno le ciliegie di cui sei goloso".

Lollo ama affondare il naso nel pelo del suo amato cagnolino Nina ( chi ha avuto un cane sa che è un gesto bellissimo da compiere e che ti scalda il cuore) che però ad un certo punto capiamo essere venuta a mancare: " è andata a correre con altri cani su un bellissimo prato, ai piedi di un grande arcobaleno". Lollo non conosce l'arcobaleno e ogni notte sogna di incontrare Nina su un ponte, immagina di giocare con lei, di rotolarsi sul prato sotto quell'arcobaleno di cui tutti - i grandi- gli parlano ma che lui ancora non ha imparato a notare nella sua bellezza.

La mattina dopo appena svegliato non ricorda più niente dei sogni bellissimi che ha fatto, percepisce che fuori il tempo è brutto e per proteggersi si rintana sotto le coperte. Quando la mamma entra nella cameretta del suo figliolo, apre la finestra e gli mostra l'arcobaleno per la prima volta: " Dopo il temporale arriva sempre l'arcobaleno. E se l'arcobaleno vuole uscire niente può fermarlo". In quell'insieme di colori il piccolo ha una visione, una di quelle che solo a quell'età abbiamo il potere di avere, e rivede il suo adorato animale; si ricorda allora del sogno ed è felice perchè capisce che da qualche parte quel prato meraviglioso dove giocava felice e spensierato con la dolce Nina esiste veramente anche se in uno 'spazio mentale' e non fisico.

Nel cuore di Lollo ritornerà il colore, i fiori gialli che capiamo essere una sua passione e le buonissime ciliegie rosse. Continuerà ad uscire di casa senza ombrello con la pioggia e a bagnarsi prendendosi un bel raffreddore anche se ora comincerà a ridere perchè - e questa forse è la lezione più importante che gli lascia in eredità la madre- quando la persona o l'animale che amiamo non c'è più in realtà non smette di esistere e quella persona o quell'animale continueremo a ritrovarla ovunque, nella natura, nel mondo che ci circonda e allora diventiamo consapevoli che in realtà non saremo mai soli perchè la vita non finisce ma continua sempre; ma questo ragionamento Lollo lo razionalizzerà quando sarà più grande, quando sarà adulto.

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